giovedì 29 ottobre 2009

Invito San Giacomo


Riceviamo l'invito da parte del pofessor architetto Antonio Mirigliani, al quale volentieri aderiamo






































LA CELEBRAZIONE DELLA EUCARISTIA NELLA NOSTRA PARROCCHIA





Abbiamo fatto due incontri ad orari differenti per permettere a più persone di partecipare, nonostante il tentativo il numero dei partecipanti è stato esiguo, sulla quindicina di persone

 Anche per la nostra Parrocchia, la messa domenicale, costituisce il momento più aggregante della vita della comunità, forse da noi, vista la peculiarità del territorio, più che in altre parrocchie in cui la vita comunitaria si diversifica in diversi movimenti, attività e gruppi.
Diciamo che anche noi abbiamo delle attività di catechesi, ma il numero dei partecipanti è sempre relativo, ed ogni volta che si tratta di andare oltre a quello che è solo la partecipazione alla messa domenicale i risultati sono abbastanza scarsi.
 In questi tre anni di mia attività ho visto certamente un intensificarsi di partecipazione alle celebrazioni della domenica. Intanto questo, soprattutto per la Messa della mattina, è dato dalla presenza e partecipazione di bambini con le loro famiglie. Si è cercato anche di dare un taglio preciso sia nella predicazione come nella celebrazione per permettere una partecipazione attiva e viva dei bambini e di conseguenza delle loro famiglie. C’è la possibilità di arrivare prima e prepararsi per rendere il Culto a Dio, più sentito e vero.



 Inoltre alche la messa vespertina del Sabato e, un po’ meno, ma certamente superiore al passato, quella della domenica alle 17.30, ha visto un aumento di partecipazione dei fedeli. Abbiamo cercato anche di introdurre la presenza di organisti in modo da rendere la messa più viva e meno fredda. La liturgia ha bisogno anche di questo. Ma soprattutto per queste due si è potuto notare una difficoltà oggettiva di partecipazione. Pur essendo pressoché piene di fedeli, che tra l’altro, eccetto in caso di pioggia, assidui, la partecipazione alla Messa domenicale è Elettiva non Territoriale. Diciamo che praticamente i fedeli provengono per lo più, per scelta, da altre zone di Roma, e quindi pur partecipando mancano di quel senso di appartenenza alla comunità propria delle altre parrocchie di periferia. Quello che si può sentire, e certo non è cosa da poco, è il senso di appartenenza alla Chiesa e non a questa specifica comunità.
Quindi spesso anche le Riflessioni e le Omelie risentono di questa realtà e toccano più la persona che non la comunità in sé.



 Di contro ci troviamo a vivere in un paradosso: quello della molteplicità delle Chiese e Basiliche nel nostro territorio che essendo una ricchezza spirituale, riducono di molto il senso di appartenenza soprattutto per i residenti.
Infatti soprattutto coloro che abitano nella nostra parrocchia, avendo molte alternative di celebrazioni e di chiese per ‘soddisfare al precetto’ domenicale si regolano sugli orari e luoghi dettati dalla contingenza: da quello che ‘serve’.
Questa situazione certamente aiuta la spiritualità personale, ma depaupera il senso di appartenenza alla nostra Parrocchia di san Giacomo spesso utilizzata dai parrocchiani come sportello per ritirare certificati.
In questo campo c’è molto da lavorare con la partecipazioni di tutti per essere ‘missionari’, impegnati in prima persona ad aiutare i residenti ad amare la loro parrocchia, a viverla, a sentirla come propria. E certamente la partecipazione alla messa domenicale diventa sia uno strumento come un termometro per misurarci nel ‘senso di appartenenza’.

 Che cosa possiamo fare, che proposte si possono dare per aiutare la nostra parrocchia a crescere in questa direzione?
 Anzitutto dare la possibilità per una preparazione personale e comunitaria alla Celebrazione del Signore.
 Personale: già da domenica ho messo a disposizione un sussidio che ciascuno può portarsi a casa in cui, oltre che la liturgia della settimana, viene presentata quella della domenica successiva. Questo permette di avere la possibilità durante la settimana un momento personale di preghiera, aprire la Bibbia, leggere i brani delle letture proposti ed arrivare a celebrare in qualche modo preparati.
 Comunitaria: si propone la Lectio divina: (lettura, riflessione, preghiera) sulla Parola di Dio della domenica il venerdì pomeriggio alle 18.00 (eventualmente se si riesce a realizzare un altro alle 21.00). Questo momento oltre che di ascolto, verifica e condivisione, può aiutare il parroco a capire meglio la Parola incarnandola nella vita concreta dei propri parrocchiani.
 Valorizzare meglio la Messa quotidiana per chi ne ha la possibilità.
Ne abbiamo due: una la mattina alle 8.30, cui partecipano soprattutto persone che lavorano in zona e celebrano l’eucaristia prima di iniziare il loro impegno quotidiano. (si potrebbe anticipare alle 8?) e una alle 17.30. Questa messa potrebbe essere vissuta in modo più profondo, (in questa settimana abbiamo iniziato a farlo) magari riflettendo un po’ sulla Parola di Dio (predica) e rivolgendo a Dio le nostre preghiere (preghiera dei fedeli) visto che venute a mancare le persone trainanti non si riesce più a dire il Rosario (eventualmente come fare per ripristinare questo momento?)
 Vivere più profondamente, e pubblicizzare, come impegno periodico dell’adorazione Eucaristica animata dal movimento ‘Gesù ama’
 Per coloro che possono farlo, ed esistendo le nuove tecnologie, perché non partecipare attivamente al blog della parrocchia proponendo indicazioni per la vita comunitaria, riflessioni, o magari preghiere da proporre la domenica? Queste cose esistono perché non sfruttarle in modo attivo anche per la vita comunitaria ecclesiale?
 Si era proposto di rivedere l’orario delle Messe sia nei giorni feriali come in quelli festivi si può fare una riflessione su questo?



 Inoltre sono usciti anche altre riflessioni che riporto schematicamente:
• diminuire numero delle messe proposte e concentrare l'offerta solo in alcune ore
• sostituire le messe con altri momenti di preghiera o di preparazione al senso dell'eucarestia
• coinvolgimento da parte del sacerdote dei fedeli durante la messa
• coinvolgere un numero maggiore di parrocchiani alle letture turnandoli più spesso, con l'intenzione di aumentare la partecipazione
• 15\20 minuti prima dell'inizio della messa prepara le letture con i fedeli presenti
• creare con i genitori più momenti di comunità,per incontrarsi ( la domenica prima della messa, o dopo con uscite a pranzo)
• prima della fine della messa trovare un modo per dare con più spazio ai comunicati sulle attività della parrocchia( non basta lasciare i volantini)
• creare un appuntamento settimanale , il venerdì per preparare la messa della domenica
• E' emerso che oggi in centro le chiese con la loro proposta vengono visitate a secondo dell'orario di comodo e sono partecipate da molti stranieri .