La vita di
ogni Comunità Cristiana, e quindi di ogni Parrocchia, si fonda : sull’Annuncio
(Catechesi) Liturgia (Preghiera) Carità (Amore verso il Prossimo) e Comunione
(Condivisione)
La nostra
Parrocchia vive di due diverse realtà che sono proprie delle Chiese del centro
storico: quella di appartenenza (dove
uno realmente abita) e quella di elezione
(quella che uno ha deciso di frequentare). Questo comporta necessariamente
alcune difficoltà, in quanto, per le iniziative che si possono prendere a
livello di catechesi, o caritative o anche di ‘condivisione fraterna’, alcuni
certamente non potranno partecipare, provenendo da altre zone di Roma, ma ambedue
le tipologie di ‘parrocchiano’ devono
esser tenute presenti, in una programmazione anche se, per ovvi, motivi nelle
scelte va privilegiata la ‘parrocchia residenziale’. L’organizzazione comunque,
non potrà essere come quella delle
parrocchie di periferia o di una volta: pur avendo le stesse attività i
‘numeri’ sono diversi e potrebbero indurre ad uno scoraggiamento.
Fatta questa premessa sarà nostro impegno coordinare, nelle
dimensioni che sopra abbiamo indicato, l’esigenza di una comunione all’interno
della comunità Parrocchiale di San Giacomo.
C’è poi la
‘richiesta’ che sottolinea costantemente Papa Francesco, quella di uscire fuori
dalla nostra Chiesa, non essere autoreferenziali per divenire ‘ Missionari’. Ma
che cosa significa questo nella nostra realtà? Cosa possiamo concretamente
fare? Saranno delle domande che dovremo porci continuamente nell’arco dell’Anno
Pastorale
Intanto vediamo come realizzare
le quattro dimensioni di Chiesa.
Catechesi.
Si continua
con i bambini e ragazzi per la preparazione alla prima
Comunione ( 3 e 4 elementare) e alla Cresima (1 Media).
Più o meno
ne ‘ruotano’ attorno alla Parrocchia una quarantina. Una particolare attenzione
daremo ai preadolescenti di 3 media
e primi anni scuola superiore. Si sta creando un Gruppo, animato dai giovani del GAM, per favorire una
esperienza di vita comunitaria. La cosa sta nascendo adesso con relative
problematiche di ‘persone ed orari’ non sempre compatibili per tutti. Oltre
alla disponibilità dei ragazzi del GAM, come spazi avremo anche l’opportunità
di utilizzare, all’occorrenza, alcuni locali del San Giuseppe De Merode , del
Centro Giovanni Paolo II, all’interno della Basilica di San Carlo, ed i campi
di Villa Flaminia. Creato un piccolo gruppo, è nostro intento invitare i
ragazzi delle scuole medie della zona, dell’istituto San Giuseppe e fare
esperienza di interparrocchialità.
Dopo lunga insistenza,(* cfr. lettera
a Zingaretti) con il sollecito e costante interessamento di Mons. Zuppi, nostro
vescovo ausiliare, durante l’anno ci verranno riconsegnati i locali che
storicamente sono stati usati dalla Parrocchia fino al 1999 e unilateralmente
sottratti dalla USL per utilizzarli come CUP per l’ospedale San Giacomo.
Dovrebbero (dico dovrebbero perché conosco le lentezze burocratiche degli enti)
essere date di nuovo in uso alla Comunità per essere utilizzati come luogo di
incontro, condivisione, formazione e anche ‘Carità’; ma di questo ne parleremo
a consegna avvenuta.
Catechesi degli Adulti, la faremo il Giovedì dopo la Messa delle
17.30 con la Lectio Divina: lettura approfondimento della Parola di Dio della
Domenica. Poi in Avvento, Quaresima e dopo Pasqua, sempre nello stesso orario
avremo incontri ‘a tema’ che verrà
indicato, condotti da chi ne sa più di me: una Studiosa di Teologia, anche se
io sarò presente.
Ad oggi sono
presenti poche persone: si vorrebbe ampliare la partecipazione sconvolgendo
anche i genitori dei bambini e ragazzi che si preparano ai’Sacramenti’. La
trasmissione della fede viene anzitutto da loro, ed è quindi importante
sfruttare momenti di approfondimento personale.
E bello leggere
che il Signore quando insegna il Padre
nostro non da un foglio scritto, ma lo dice prima lui. Quando pregate dite così: … e lo dice.
La stessa
cosa dovremmo saperla fare anche noi.
In
alternativa a questo incontro, per chi non potesse il pomeriggio, ci sarà don
Stefano che condurrà un Gruppo di
Ascolto. Ci occuperemo di un tema centrale della Vita cristiana: I sacramenti, Segni della Salvezza.
Gli incontri si svolgeranno l’ultimo
Giovedì del mese dalle ore 21.00 alle 22.15 con il seguente calendario: 31 ott: Introduzione Teologica; 28 novembre
Battesimo; 19 dic: Confermazione; 30 Genn: Eucaristia; 27 feb; Riconciliazione;
27 marzo: ordine Sacro; 24 apr. Matrimonio; 29 Mag. Unzione degli infermi.
In ogni incontro, nella prima parte ci sarà sempre una introduzione di natura
‘teologica-sacramentale’ da parte del sacerdote e nella seconda parte la
possibilità di confrontarci insieme sulle tematiche trattate.
Centro del
culto della Chiesa è il Sacramento. Dio ci tocca attraverso realtà materiali,
doni del creato, che egli assume al suo servizio facendone strumenti
dell’incontro tra noi e Lui stesso.
Fare una
catechesi sui Sacramenti significa prenderne maggiormente coscienza riscoprendo
così le modalità dell’agire di Gesù Cristo Sacramento fondante. Riscoprirli e
comprenderli, per quanto è possibile umanamente, significa testimoniarli.
Nell’incontro che noi sacerdoti
del centro storico abbiamo recentemente avuto è stata sottolineata l’importanza
che la comunità deve avere nel conoscere
la storia della propria Chiesa di appartenenza, le opere d’arte in essa
contenuta e la catechesi visive che possono donare. Continueremo certamente in
questo percorso, iniziato già da tempo con la creazione multi mediatica del sito e del Blog della Parrocchia (che
tutti siamo invitati a seguire periodicamente); inoltre lo scorso anno abbiamo
dato molto risalto alla storia della Madonna dei Miracoli in occasione del
restauro dell’altare del Legros. Conoscenza e catechesi anzitutto per noi, per
poi trasmettere agli altri. Anche questo è un modo per poter uscire da noi per
raccontare agli altri. Quest’anno in occasione della Pasqua è nostro intento restaurare e riposizionare
della prima cappella a sinistra, detta del Crocefisso, la tela della Resurrezione del ‘Pomarancio’, una delle opere più
prestigiose che abbiamo nella nostra Chiesa.
Sarebbe inoltre importante anche
partecipazione agli incontri che si fanno a livello di prefettura (che sarebbe l’insieme delle Parrocchie vicine) sia per
arricchirsi spiritualmente, sia per
conoscere e confrontarci con altre comunità a noi vicine che vivono la nostra
stessa realtà. E così partecipare alle feste diocesane o a iniziative proposte
dalle Parrocchie accanto alla nostra.
Avendo la fortuna di avere una
coppia di sposi che si è resa disponibile nel fare da catechisti per i genitori
che hanno avuto un bambino e lo presentano per essere battezzato, ed avendo
poche richieste, dato il limitato numero di abitanti nella nostra Parrocchia, adottiamo
le linee pastorali della Diocesi e ci impegniamo a seguire con più costanza i
genitori che hanno celebrato il sacramento. Anche questa è una forma di
catechesi degli adulti uscendo da noi stessi per portare Gesù nel nostro Rione.
Liturgia: continueremo a
celebrare la Messa negli orari che
tradizionalmente sono stati in questi anni a San Giacomo. Abbiamo notato che il
numero dei partecipanti, è notevolmente aumentato ed è costante anche se, come
si diceva all’inizio, si tratta per lo più di parrocchiani di elezione. Bisognerebbe
trovare il modo per dare la possibilità di una maggiore partecipazione e coinvolgimento partendo dai bambini per arrivare a tutti i presenti.
Prima della Messa delle 17.30,
dal lunedì al venerdì, c’è la recita del
Rosario condotta da laici disponibili. Durante particolari momenti, come
l’Immacolata e il mese di maggio o qualche particolare festa Mariana cercheremo
di solennizzare questa pia pratica con un invito più pressante alla
partecipazione.
Nei tempo forti, partendo
dall’avvento durante la Messa vespertina vorremo provare ad inserire la recita
del Vespro.
Faremo la novena dell’Immacolata e quella di Natale, la Via Crucis in quaresima prima della
Messa pomeridiana
Durante la quinta settimana di
quaresima gli esercizi Spirituali.
La Settimana Santa vissuta con particolare intensità.
E su suggerimento della Diocesi,
vogliamo a provare a celebrare la Veglia
di Pentecoste.
Il Primo venerdì del Mese al
termine della Messa Vespertina, a partire da dicembre, ci sarà l’adorazione eucaristica.
Carità. Le iniziative sono sporadiche. Avendo
a disposizione il frigorifero ed un luogo dove riporre viveri, ogni tanto a chi
lo chiede, forniamo un pacco di alimenti. I nuovi locali potranno servire
almeno come centro di ascolto per indirizzare gli indigenti. Prima di Natale la
raccolta di alimenti e fondi per la Comunità ‘Testimoni della Carità’ di Dragoncello.
Non si parla
più di missioni. Eppure ci sarebbe tanto bisogno di aiutare i nostri fratelli
che portano Cristo alle persone più povere del Mondo. E’ un discorso che
dovremmo saper riprendere.
Comunione Con i locali (quando li avremo) certamente la
possibilità di incontro si renderebbe
più concreta. Ma è certo possibile ‘fare
comunione’ come è stato fatto qualche domenica fa. La testimonianza di chi
lo ha preparato sembra molto bella per poter sviluppare questa dimensione. Alla
conclusione della riflessione letta a tutti domenica scorsa si sottolinea: ‘Abbiamo anche
pensato che poteva essere un’occasione diversa per stare insieme; perché c'è
bisogno - diciamoci la verità - di stare con gli altri, di guardarci in faccia,
di conoscerci meglio, di sostenerci nel testimoniare attraverso la gioia il
nostro essere cristiani.
Forse la concitazione di volervi fare una "sorpresa" ci avrà fatto
involontariamente escludere qualcuno - perché per organizzarci ci siamo serviti
in parte del passaparola - ma, visto che molti hanno chiesto di ritrovarci
ancora, magari verso Natale, ci organizzeremo meglio e avremo con noi anche
quelle famiglie che purtroppo non potevano essere fisicamente presenti
domenica; ma lo sono state certamente con il cuore.
Con questo spirito allora cercheremo momenti d’incontro.
Infine sempre parlando di Comunione, programmiamo la
Visita Pastorale per la Quaresima del Cardinale Vicario di Sua Santità,
Agostino Vallini.
Nel mio ultimo annuale avuto con lui in Maggio, mi ha
mostrato il suo desiderio di venire a conoscere la nostra Parrocchia.
Penso che sia un bel atto di comunione tra di noi e con
la Chiesa.
Don Giuseppe, i Sacerdoti ed i
catechisti della Parrocchia di San Giacomo.
(*) Lettera Inviata al Presidente della Regione Lazio
Nicola Zingaretti
Gentilissimo Signor Presidente,
dopo,
aver avuto contatti per diverse vie, mi rivolgo a lei facendo richiesta formale
PER IL RIPRISTINO DEI LOCALI SITI IN VIA DEL CORSO 496, DI PROPRIETA’ DELLA ASL
RM A. AD USO DELLE ATTIVITA’ DELLA PARROCCHIA DI SAN GIACOMO IN AUGUSTA.
Detti
locali fin dai tempi dell’erezione della Chiesa Parrocchiale nel 1824, erano in
uso della Parrocchia stessa per lo svolgimento delle attività pastorali e
servizi alla comunità del Tridente.
Molti
ancora ricordano la presenza di un asilo nido gestito dalla Parrocchia con
l’ausilio di un Istituto di suore. Poi col tempo questo servizio, data la
semplicità dell’ambiente non idoneo per tale attività, si è interrotto, ma non
si sono interrotte altre iniziative della comunità Parrocchiale.
Erano
gli unici locali idonei per poter raccogliere i ragazzi, fare catechismo ed
oratorio. Riunire gli adulti e creare luogo di condivisione e di festa, cultura
e svago.
Non si trattava di locali ampi, ma
sufficienti, in questa zona per assolvere ai loro compiti. Erano situati su due
piani ed avevano l’accesso in via del Corso e nessun contatto con l’ex ospedale
San Giacomo.
In
questi locali si sono anche celebrati momenti importanti, quali il centenario
del Trilussa, nostro parrocchiano e la visita di Papa Giovanni Paolo II, come
molte testimonianze storiche e fotografiche possono documentare.
Poi
nel 1999 con un atto unilaterale, servendo i locali per il CUP dell’Ospedale
San Giacomo, presumendo un poco significativo utilizzo da parte della
Parrocchia, in un momento di cambiamento per l’avvicendamento dei parroci, i
locali sono stati tolti all’utilizzo della Chiesa di San Giacomo in Augusta.
Essendo
ormai chiuso da diversi anni l’ospedale, e non avendo ragione di un utilizzo
dei suddetti locali per il CUP, le chiedo di ripristinare il precedente uso.
Oggi,
la Parrocchia avendo una frequenza stabile nella catechesi ed attività di 30/40
bambini ragazzi e relative famiglie, vorremmo proporre altre iniziative per
rendere viva la vita del Tridente sia per ragazzi come per adulti; inoltre
essendo Via del Corso meta di un continuo ‘pellegrinaggio’ di senza fissa
dimora, di persone in difficoltà e ‘nuovo poveri’, in collaborazione la Caritas
Diocesana vorremmo aprire un ‘primo centro di ascolto’ per indirizzare ed
aiutare questi nostri fratelli in difficoltà. Tutto ciò, data l’assenza di
locali in parrocchia, ci risulta difficile se non impossibile da realizzare.
Pertanto
se la nostra richiesta andasse a buon fine, dopo aver accertato le possibilità
tecniche, potremmo anche noi farci carico, con l’aiuto di persone di buona
volontà, nel sopperire alle spese di ripristino, viste le difficoltà
finanziarie note, per reperire fondi in tale tipo di intervento, da parte della
ASL proprietaria dei locali.
La ringrazio sempre per la cortese
attenzione.