sabato 16 marzo 2013

l’uomo che ama e custodisce il creato

Bhè, molti di voi sanno che io sono un amico degli animali. Per anni ho avuto un cane. Ho certamente una 'innata' sensibilità verso le creature di Dio e in special modo verso "l'amico dell'uomo".
Allora non nego che mi abbia fatto molto piacere quando tra le altre cose belle ed importanti Papa Francesco abbia detto nell'udienza che ieri ha riservato agli operatori del mass-media:" E così, è venuto il nome, nel mio cuore: Francesco d’Assisi. E’ per me l’uomo della povertà, l’uomo della pace, l’uomo che ama e custodisce il creato; in questo momento anche noi abbiamo con il creato una relazione non tanto buona, no? E’ l’uomo che ci dà questo spirito di pace"

Ho ascoltato poi in TV il giornalista non vedente Alessandro Forlani, all'uscita dell'udienza riservata da Papa Francesco agli operatori dei Mass-media. Ha chiesto al Papa la benedizione per la sua famiglia e i suoi figli, poi ha aggiunto: 'Per il cane ci ha pensato lui'.



ESERCIZI SPIRITUALI






Carissimi amici,
viviamo un periodo molto particolare della vita della comunità e della Chiesa:
siamo in quaresima e questo è il periodo principale della esperienza di fede annuale per il cristiano,
nello stesso tempo, viviamo come Chiesa un momento di gioia per il dono di Papa Francesco.
Ma voglio ricordare gli esercizi Spirituali che erano stati programmati per la prossima settimana
Nella quinta  settimana di quaresima, verranno proposti tre giorni di esercizi spirituali.
Possiamo già da ora programmare nella nostra quotidianità questo momento di grazia. Non sarà difficile, ma occorre impegno per la programmazione e la nostra personale partecipazione: i giorni saranno mercoledì 20, giovedì 21 e venerdì 22 marzo. Nell’Anno della Fede rifletteremo nei singoli tre giorni sul ‘Simbolo’: Io Credo in Dio Padre, Credo in Gesù Figlio di Dio, Credo nello Spirito Santo.
Verranno consegnati dalla domenica precedente dei sussidi per la preghiera e la riflessione personale del mattino. Poi nel pomeriggio di mercoledì, giovedì e venerdì ci sarà l’incontro comunitario:
alle 17.00 la Via Crucis; alle 17.30 La santa Messa con la Meditazione; seguirà l’Esposizione Eucaristica con la Celebrazione del Vespro; l’Adorazione e Preghiera personale con la possibilità della Confessione e alle 19 si concluderà con la benedizione  del Santissimo Sacramento.
Per la Meditazione Il mercoledì la proporrà Don Giuseppe, il giovedì, don Stefano ed il venerdì a conclusione Mons. Matteo Zuppi, vescovo ausiliare per il settore Centro della Diocesi di Roma.

In modo particolare vorrei dare indicazioni per i bambini della che si preparano alla prima Comunione e i ragazzi che si preparano alla Cresima.
 COMUNIONE: Mercoledì 20 marzo: all'uscita della scuola i bambini come sempre saranno accolti per la merenda: ma dovrà esserci la presenza dei genitori in quanto io ed i catechisti saremmo impegnati per la preparazione della Via Crucis e della Messa.
Alle 17.00 insieme, ANCHE CON I GENITORI, faremo insieme la VIA CRUCIS alla quale seguirà immediatamente la CELEBRAZIONE DELLA MESSA. Quindi seguirà la preghiera personale. E' chiaro che i bambini saranno un po’ stanchi, ma sarebbe opportuno che dopo la Messa si riunissero in silenzio ai loro genitori e insieme facessero qualche minuto di preghiera davanti alla Eucaristia.

GIOVEDI soprattutto gli adulti sono invitati a partecipare alla PREGHIERA.

CRESIMA: Venerdì 22 Marzo: I ragazzi DOVRANNO venire tutti alle 16.55. Non ci sono impedimenti che reggano. Lo abbiamo avvertito con largo anticipo. Come per gli altri giorni insieme ai GENITORI parteciperanno alla VIA CRUCIS, quindi alla MESSA durante la quale il VESCOVO che darà loro il sacramento della Cresima, farà la riflessione specialmente per loro indicata. Quindi dopo la Messa, mentre i GENITORI CONTINUERANNO IN CHIESA LA PREGHIERA, per qualche minuto i ragazzi si incontreranno col VESCOVO.

Mi auguro per tutti di non lasciarci sfuggire questa opportunità.
Don Giuseppe.

Il Signore continua a visitare il suo popolo



Messaggio del Cardinale Vicario ai fedeli della  Chiesa di Roma


Il Signore continua a visitare il suo popolo
        
        
Carissimi fratelli e sorelle della Chiesa di Roma!

         Sapete tutti che mercoledì 13 marzo la nostra Chiesa di Roma e l’intero mondo cattolico hanno ricevuto dal Signore un nuovo Pastore. Il suo nome è Francesco. Le campane  delle basiliche e delle chiese hanno suonato  a festa per esprimere la gioia dell’avvenuta elezione. Ancora una volta Dio ha visitato il suo popolo!
         Il nostro primo pensiero è di ringraziamento al Padre della misericordia che ha illuminato i Cardinali elettori nella scelta del nuovo Successore di Pietro. La Chiesa di Roma è lieta di aver ricevuto il suo Vescovo, che la guiderà nelle vie del Vangelo per gli anni a venire. 
         Al Papa Francesco, all’atto dell’obbedienza dopo l’elezione nella Cappella Sistina, ho promesso fedeltà e affetto  anche a nome di tutti voi: vescovi ausiliari, sacerdoti, diaconi, consacrati e laici. Gli ho assicurato che la Chiesa di Roma sarà a lui vicina, non gli farà mancare il calore filiale, accoglierà con fede e docilità la sua guida e lo sosterrà nel portare il formidabile peso che il Signore gli ha messo sulle spalle.
         In queste ultime settimane molti avvenimenti ci hanno fatto percepire la vitalità della Chiesa. L’inaspettata rinuncia al pontificato di Benedetto XVI, che in un primo momento ci ha sorpreso tutti e addolorato,  pian piano è diventata una forte esperienza di purificazione della fede ed un incoraggiamento ad amare di più  Cristo e la Chiesa. Il Signore visitava il suo popolo con la luce di un’esemplare testimonianza!
          Altrettanta vitalità e passione per il Vangelo ho potuto registrare nei giorni del Conclave. Il Collegio cardinalizio, in un clima cordiale e franco, di intensa comunione, senza nascondere limiti ed errori, ha esaminato la vita della Chiesa nei vari continenti e le sfide che l’attendono  in questo complesso passaggio della storia. Ho apprezzato la fede indomita di tanti pastori, il coraggio nelle prove per Cristo, l’ansia per l’annuncio del Vangelo, la premura verso i sacerdoti e i fedeli, la fermezza nel condannare i peccati, i comportamenti indegni e le controtestimonianze, l’amore ai giovani, ai poveri, agli ultimi della terra. La Chiesa è viva  e risplende per la santità di tanti sacerdoti, consacrati, laici, testimoni della fede fino al martirio!
         La preghiera poi si è levata da Roma e da tutto il mondo per accompagnare il  delicato compito di scegliere il successore di Benedetto XVI.  Lo Spirito Santo si è manifestato in maniera sorprendente. Il nuovo Papa è un testimone gioioso del Signore Gesù, annunciatore instancabile, forte e mite del Vangelo per infondere fiducia e speranza. Egli continuerà a guidare la Chiesa, la sposa bella del Signore risorto,  purificandola dalle macchie che talvolta ne  oscurano lo splendore del volto; farà sentire la sua vicinanza a tutti gli uomini, perché la  Chiesa sia la casa di tutti e    nessuno senta l’imbarazzo di non starci bene: i poveri e gli ultimi si sentiranno capiti e amati.  Il nome del Poverello d’Assisi è un forte messaggio e annuncia lo stile e l’impronta del nuovo pontificato.
         Roma, che ha sempre amato il Papa, sarà la prima a  seguire il suo  Vescovo e a rispondere alla missione di  far risplendere la fede e la carità, in maniera esemplare e con gioiosa vitalità.
         In attesa di poterlo incontrare al più presto, lo accompagniamo   con la costante preghiera e chiediamo per la nostra comunità diocesana la Sua benedizione apostolica. 

                                                Agostino Card. Vallini
                                    Vicario Generale del Santo Padre
                                              per la Diocesi di Roma