giovedì 23 luglio 2015

PRIMI VESPRI SOLENNI DELLA “FESTA DI SAN GIACOMO”


venerdì 24 luglio – ore 19:00
PRIMI VESPRI SOLENNI
DELLA “FESTA DI SAN GIACOMO”
INTONAZIONI : Giacomo Carissimi Versetti per organo nei Toni ecclesiastici
ENTRATA : Girolamo Frescobaldi, Toccata delli Apostoli
VERSICOLO : Deus in adiutorium
RESPONSORIO : Domine ad adiuvandum
INNO : Girolamo Frescobaldi (Hinno dell’Apostoli) Exsultet caelum laudibus
ANTIFONA : Hoc est praeceptum meum
SALMO (ps. 116) : Laudate Dominum omnes gentes
ANTIFONA : Hoc est praeceptum meum
ANTIFONA : Majorem caritatem nemo habet
SALMO (ps. 147) : Lauda Jerusalem Dominum
ANTIFONA : Majorem caritatem nemo habet
ANTIFONA : Vos amici mei estis
CANTICO (Ef I,3-10) : Benedictus Deus
ANTIFONA : Vos amici mei estis
CONCERTO : Girolamo Frescobaldi, Ricercare sopra “Sancta Maria”
LETTURA : (Atti II, 42-45)
SERMONE
RESPONSORIO BREVE : Constitues eos
ANT. AL MAGNIFICAT : Tradent enim vos
MAGNIFICAT : Girolamo Frescobaldi, Magnificat Primi Toni
ANT. AL MAGNIFICAT : Tradent enim vos
PREGHIERE
PATER NOSTER
ORAZIONE CONCLUSIVA & BENEDIZIONE
FINALE : Tarquinio Merula Capriccio
Cappella Musicale di San Giacomo
Maestro di cappella Flavio Colusso
Vincenzo Zito organo
I Vespri concertati della Festa di san Giacomo costituiscono un appuntamento diverso sul percorso turistico-commerciale del Tridente romano, ed offrono l’occasione per ascoltare, alternate alla preghiera in Canto gregoriano, alcune composizioni organistiche di G. Frescobaldi, Scarlatti e di Carissimi eseguite all’organo antico della Chiesa di San Giacomo in Augusta in cui fu Maestro di cappella Alessandro Scarlatti (1660–1725).

giovedì 23 luglio – ore 19:00 LABYRINTHUS


Basilica di San Giacomo in Augusta
giovedì 23 luglio – ore 19:00
LABYRINTHUS
Esercizio Spirituale Concertato
a cura di Flavio Colusso e Silvia De Palma
Girolamo Frescobaldi (1583-1643) Toccata V per organo
Francesco Soriano (1548 - 1621) Tre Canoni sopra “Ave maris stella”
a due canti (due violini, organo e cantus firmus)
Scipione Stella (1558 - 1622) Ave maris stella
mottetto a cinque voci “voltato” per organo (alternatim)
Flavio Colusso (1960 -) Quid agis cor meum?
mottetto a voce sola “voltato” per violino e clavicembalo
Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525 - 1594) Ricercare XI per organo
Filippo Neri / Giovanni Animuccia (ca.1520 - 1571) / Gio. Giovenale Ancina (1545 - 1604)
Vanità di vanità | Giù per la mala via | Laudate Dio
Palestrina-Rognoni (XVI – dopo il 1626) Vestiva i colli
“adiminuito” per violino
Anonimo (XVIII sec.) Partita in Re maggiore per viola d’amore
[ viola “Ferdinando Gagliano, 1775” concessa in esclusiva a Valerio Losito dalla ELSA PERETTI FOUNDATION ]
Valerio Losito, Fiammetta Borgognoni violini | Flavio Colusso clavicembalo
Vincenzo Zito organo | Silvia De Palma voce recitante
Il concerto Labyrinthus, che ormai da anni coinvolge interpreti e partecipanti in un esercizio spirituale condotto dalla musica, è un appuntamento della Cappella Musicale di San Giacomo ispirato al tema del pellegrinaggio, del cammino, inteso anche come combattimento spirituale. Particolarmente significativo per il “cammino” culturale abbracciato dalla attuale istituzione musicale è il tema del pellegrinaggio esplicitato nel simbolo del Labirinto, del cammino vissuto come esperienza del corpo e dello spirito, che si estende da sempre al concetto di accoglienza e di cura dei viandanti e dei pellegrini nel contesto degli antichi Hospitali.
L’appuntamento di quest'anno è dedicato a Filippo Neri (Firenze 1515 - Roma 1595) del quale ricorre il quinto centenario della nascita: Peregrinatio alle sette chiese di Roma in compagnia di san Filippo Neri e con le musiche della sua epoca e alcune “risonanze” moderne. La musica è alternata a letture tratte dalle opere e dalla vita del santo fiorentino il quale, per l’intensità della sua preghiera, ebbe da giovane una straordinaria esperienza mistica e corporale di espansione del suo cuore che gli provocò il distacco di alcune costole, condizione che mantenne sino alla fine dei suoi giorni. Filippo nell’Ospedale San Giacomo esercitò il suo carisma e il suo “fuoco d’allegrezza” prodigandosi umanamente e spiritualmente per la cura dei corpi e delle anime dei malati.
L’Ospedale di San Giacomo detto “degli incurabili” è fra i più antichi al mondo ed occupa un posto importante nella storia dell’umanità: luogo di eccezionali risonanze e memorie, è stato recentemente chiuso ma si spera che venga presto riaperto al suo antico servizio. La devozione jacopea ha ispirato fin dal Medioevo musicisti e poeti favorendo la formazione di un patrimonio in cui confluiscono diverse esperienze culturali europee; la musica, medicina dell’anima e del corpo, avvicina persone, luoghi, tempi e rende possibili armonie altrimenti “dissonanti”.