Durante l’incontro della fine
dello scorso anno sociale, cui in realtà hanno partecipato poche
persone, dopo aver letto la relazione in cui si sintetizzava la ‘Bolla
d’indizione’ del Giubileo Straordinario Misericordiae Vultus, abbiamo
dato delle linee fondamentali e sommarie su cui riflettere in questo
tempo per trovarci di nuovo in ottobre e renderle operative.
Intanto
l’invito a tutta la Comunità parrocchiale a non ‘perdere un occasione’
così importante di crescita spirituale ed esperienza di fede. Sarà un
tempo di ‘Grazia’, ma tutti siamo invitati a farlo nostro e a vivervelo
con intensità. Uscire fuori dalla tiepidezza per rinvigorire la nostra
vita spiritale ed accogliere personalmente e comunitariamente la
‘particolare chiamata del Signore’ per convertirci e vivere e donare il
‘perdono’.
All’inizio dell’anno sociale, verso ottobre, verrà
proposto un breve ma intenso momento di ‘catechesi per adulti ove
riscoprire e vivere il Sacramento della Riconciliazione; diciamocelo
molto schiettamente per molti di noi la ‘Confessione’ è diventato un
‘optional’ della vita cristiana; magari lo viviamo saltuariamente e
spesso, quasi giustificandoci, diciamo che non sappiamo cosa dire, o che
ce la vediamo direttamente con il Signore. Crediamo che un percorso di
approfondimento serva a tutti.
Per lo stesso motivo, durante
l’anno in modo più diluito nel tempo, faremo degli incontri con i
genitori dei bambini che frequentano la catechesi. Questi incontri
saranno di approfondimento e anche condivisione reciproca e fraternità.
Don
Stefano, in collaborazione con il Liceo Artistico Argan, preparerà
iniziative per i giovani alle quali parteciperanno i nostri ragazzi
delle scuole superiori per vivere l’Anno Santo. Con lo stesso Liceo si
pensava anche di allestire un segno esteriore creato da alunni e docenti
per caratterizzare in Chiesa l’evento del Giubileo.
Durante
l’anno la preghiera verrà vissuta con più intensità nei momenti
ordinari, ma avendo anche spazi personale con l’Adorazione Eucaristica,
ogni primo venerdì’ del Mese; con la partecipazione alla celebrazione
Penitenziale che faremo in Avvento e Quaresima ed eventualmente, a cura
di famiglie che possono invitare, con la gruppi di preghiera in casa.
Vorremo
dare spazio alla recita comunitaria del Vespro da situare o durante la
Messa o in un momento ad esso dedicato come per esempio alle 19 in
orario di chiusura della Chiesa.
Dedicare più spazio alle
preghiere per i vivi, malati, anziani: celebreremo durante l’anno
durante la Messa una Unzione degli Infermi comunitaria.
Ciascuno
dovrebbe riflettere e secondo le proprie possibilità concretizzare, come
dice Papa Francesco le opere di misericordia corporale: dare da
mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi,
accogliere i forestieri, assistere gli ammalati, visitare i carcerati,
seppellire i morti. E non dimentichiamo le opere di misericordia
spirituale: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i
peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare
pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti.
Non possiamo sfuggire alle parole del Signore: e in base a esse saremo
giudicati.
Inoltre come segno di Carità, a settembre, ci daranno i
locali in via del Corso già utilizzati dalla Parrocchia prima del 2000.
Oltre a svolgere le attività pastorali, la mattina faremo un servizio,
coordinato dalla Caritas Roma, per dare la colazione alle persone di
strada dalle 8 alle 9,30/10,00. Sarà un bel modo di concretizzare il
nostro impegno verso gli ultimi. Non è una grande cosa, ma certo delle
gocce d’acqua d’amore, per riempire il bicchiere.
Ci sarà da
organizzare quindi la giornata proprio del giubileo della nostra
Parrocchia. Definiremo la data che dovrebbe essere per i primi giorni di
febbraio. Data l’importanza dell’evento lo faremo in un momento che non
sia la domenica o un giorno di festa. Ma dovremo impegnarci a dare del
nostro. Visto che lo programmeremo molto in anticipo, credo che gli
adulti possono e debbano rinunciare ad un giorno di ferie e dedicarlo al
Signore. E così i ragazzi ed i bambini per un giorno non andranno a
scuola e non parteciperanno alle varie attività, sapendo che sarà un
giorno dedicato al Signore. Lo dobbiamo a Lui; lo dobbiamo al suo amore
misericordioso.
La nostra chiesa sarà quindi anche luogo di
accoglienza. Sia per permettere ai vari pellegrini di pregare, celebrare
la Messa e sostare. Allora anche in questo serviranno persone
disponibili, alternandoci nel tempo e negli eventi sia nella logistica
come nell’annuncio. Quindi sarà importante che conoscano e parlino
correttamente le principali lingue: Inglese, Francese, Tedesco,
Spagnolo, Portoghese….. ed altro se ci fosse.
Queste idee le abbiamo messe in cantiere, verranno annunciate e alla fine di settembre organizzate e concretizzate.
Don Giuseppe