Il Giubileo sarà per tutta la Comunità parrocchiale ‘una occasione importante di crescita spirituale ed esperienza di fede’. Sarà un tempo di ‘Grazia’; e tutti siamo invitati a farlo nostro e a vivervelo con intensità. Uscire fuori dalla tiepidezza per rinvigorire la nostra vita spiritale ed accogliere personalmente e comunitariamente la ‘particolare chiamata del Signore’ per convertirci e vivere, ricevere e donare il ‘perdono’.
Inizieremo, possibilmente, tutti insieme (almeno quanti non andranno via per il ponte, ma si fa sempre attempo per organizzarsi) martedì 8 dicembre con una Messa Solenne alle 17.30 ( non ci sarà la messa delle 18.30) in cui attraverso segni, daremo inizio al nostro cammino giubilare; sono invitati anche i bambini, ragazzi e loro famiglie.
Troveremo in quaresima momenti di ‘catechesi per adulti’ ove riscoprire e vivere il Sacramento della Riconciliazione; diciamocelo molto schiettamente: per molti di noi la ‘Confessione’ è diventata un ‘optional’ della vita cristiana; magari lo viviamo saltuariamente e spesso, quasi giustificandoci, diciamo che non sappiamo cosa dire, o che ce la vediamo direttamente con il Signore. Credo che un percorso di approfondimento serva a tutti.
Per lo stesso motivo, durante l’anno, in modo diluito nel tempo, faremo degli incontri con i genitori dei bambini che frequentano la catechesi. Questi incontri saranno di approfondimento e anche condivisione reciproca e fraternità.
Durante l’anno la preghiera verrà vissuta con più intensità nei momenti ordinari, ma dando anche spazi personali con l’Adorazione Eucaristica, ogni primo venerdì’ del Mese; con la partecipazione alla celebrazione Penitenziale che faremo in Quaresima ed eventualmente, a cura di famiglie che possono invitare, con la gruppi di preghiera in casa.
Verrà proposta la recita comunitaria del Vespro da situare durante la Messa vespertina feriale.
Dedicheremo più spazio alle preghiere dei fedeli per i vivi, malati, anziani; celebreremo in primavera, il 21 maggio Festa della Santissima Trinità, durante la Messa vespertina, l’ Unzione degli Infermi comunitaria.
Ciascuno dovrebbe riflettere e, secondo le proprie possibilità sul concretizzare, come dice Papa Francesco, le opere di misericordia corporale: dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, assistere gli ammalati, visitare i carcerati, seppellire i morti. E non dimentichiamo le opere di misericordia spirituale: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti. Non possiamo sfuggire alle parole del Signore: in base a esse saremo un giorno giudicati.
Inoltre come segno di Carità, presto ristruttureremo i locali in via del Corso già utilizzati dalla Parrocchia prima del 2000. Oltre a svolgere le attività pastorali, la mattina, dal lunedì al sabato, faremo un servizio, in collaborazione con le parrocchie della nostra Prefettura e con la Caritas Roma, per dare la colazione alle persone di strada dalle 8 alle 9,30/10,00. Sarà un bel modo di concretizzare il nostro impegno verso gli ultimi. Non è una grande cosa, ma certo delle gocce d’acqua d’amore, per riempire il bicchiere.
Ci sarà da organizzare quindi la giornata proprio del giubileo della nostra Parrocchia. Come data potrebbe essere mercoledì 16 marzo. Data l’importanza dell’evento, abbiamo scelto un momento che non sia la domenica o un giorno di festa per impegnarci a dare al Signore qualcosa ‘di nostro’. Visto che lo programmiamo molto in anticipo, credo che gli adulti possono e debbano rinunciare ad un giorno di ferie e dedicarlo al Signore. E così i ragazzi ed i bambini per un giorno non andranno a scuola e non parteciperanno alle varie attività, sapendo che sarà un giorno dedicato al Signore. Lo dobbiamo a Lui; lo dobbiamo al suo amore misericordioso.
La mattina organizzeremo possibilmente un pullman per andare a san Giovanni, che è la nostra cattedrale. (forse a Santa Croce per permettere un piccolo tratto di cammino, il marciapiede è largo) e lì, dopo aver attraversato la Porta Santa, fare la nostra professione di fede. Quindi riprendendo il pullman andremo al Divino Amore dove prenoteremo una sala per pranzare assieme e quindi dopo la condivisione, avere la possibilità della confessione ed infine celebrare la Santa Messa e tornare a casa. (Impegno circa 10-18).
La nostra Chiesa sarà quindi anche luogo di accoglienza. Sia per permettere ai vari pellegrini di pregare, celebrare la Messa e sostare. Allora anche in questo serviranno persone disponibili, alternandoci nel tempo e negli eventi, sia nella logistica come nell’annuncio. Sarà anche importante che conoscano e parlino correttamente le principali lingue: Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo, Portoghese….. ed altro se ci fosse.
Don Enrico Feroci, direttore della Caritas, ci ha presentato quanto sta avvenendo dell’edificio dell’ex-ospedale di via del Corso e come noi ne possiamo essere partecipi e coinvolti.
Un progetto di Famiglia per le Famiglie. Gli spazi avuti in comodato d’uso per scopi sociali sono in via di ristrutturazione e serviranno a creare un clima di Famiglia in cui altre famiglie che sono in difficoltà, possano trovare accoglienza, ascolto, condivisione ed anche aiuto. La stessa comunità parrocchiale è invitata a vivere questa esperienza di supporto con la preghiera ma anche con la presenza secondo la disponibilità e competenze.
Infine, l’Anno giubilare sarà caratterizzato da Concerti che aiuteranno lo spirito e la mente a riflettere e contemplare l’Amore del Signore. I primi sono programmati per il 18 e 19 dicembre con connotazione Natalizia.
Con Maria e sotto la sua protezione iniziamo l’Anno di Grazia che il Signore ci ha dato.
Don Giuseppe