domenica 4 ottobre 2009

Riunione del Consiglio Pastorale allargato

Giovedì prossimo, 8 ottobre, alle 21, ci riuniremo per riflettere sul percorso pastorale diocesano riflettendo sulle domande scaturite dallo strumento di lavoro scaricabile dal sito del Vicariato di Roma:

In questa prospettiva, le nostre comunità sono chiamate a interrogarsi

a) Come giudichiamo la partecipazione dei fedeli all’Eucarestia domenicale?
b) L’Eucarestia e la domenica sono momenti significativi nel cammino di fede dei fedeli, in grado di tener viva la presenza cristiana in famiglia, negli ambienti professionali, negli altri luoghi di vita?
c) Quali iniziative di catechesi sull’Eucarestia vengono promosse nella nostra comunità, le quali
ne favoriscano una più consapevole partecipazione (omelie, cicli di catechesi liturgica, eserci-
zi spirituali in quaresima, ritiri prolungati in estate, incontri periodici, ecc.)?
d) Dall’Eucarestia domenicale scaturisce il desiderio e la pratica concreta dell’adorazione euca-
ristica?
e) In parrocchia e nelle altre comunità, i sacerdoti con i collaboratori pastorali (animatori litur-
gici, accoliti, lettori, animatori del canto, ministranti, ecc.), senza improvvisazioni inopportu-
ne, curano la degna e attiva partecipazione all’Eucarestia domenicale? Fanno risplendere la bel-
lezza della liturgia, educando al silenzio e al raccoglimento dinanzi alla presenza del Mistero?
f) Come e dove vengono formati i collaboratori pastorali? La formazione si può considerare ade-
guata? Si ritiene necessaria l’organizzazione della formazione nelle Prefetture da parte del
Vicariato?
g) I collaboratori pastorali praticano personalmente la
lectio divina
e sono preparati ad inse-
gnarla negli ordinari percorsi formativi?
h) La lectio divina è prevista nel programma settimanale della comunità? Può essere incoraggia-
ta la ripresa in ogni parrocchia, come ai tempi della Missione cittadina, della bella iniziati-
va dei piccoli gruppi o centri di ascolto di fedeli nelle case e nei luoghi di lavoro?
i) Il gran numero di celebrazioni delle Messe in chiese vicine, particolarmente nel centro storico,
non favorisce una vera esperienza di vita eucaristica ed ecclesiale. Quali suggerimenti e pro-
poste, a livello di Prefettura, sembrano opportuni per superare questo dato di fatto?
l) Nel cammino di questi anni, quale è stato il segno più positivo che la nostra comunità ha visto
maturare e sbocciare nel suo seno?
m) In conclusione, la nostra celebrazione eucaristica è vissuta davvero come la celebrazione del
mistero pasquale di Cristo, che dà senso alla nostra vita?

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