lunedì 23 giugno 2014

Il Cardinale Chibly Langlois




Con Papa Francesco anche Haiti, lo Stato più povero delle Americhe, ha il suo rappresentante nel collegio cardinalizio: è Chibly Langlois, vescovo di Les Cayes e presidente della Conferenza episcopale nazionale. Cinquantacinquenne, è tra i cardinali più giovani, ma già può vantare esperienze in due diverse diocesi del Paese, che da tempo si trova ad affrontare una catastrofica emergenza umanitaria. La nomina del Pontefice è infatti arrivata proprio nel giorno del quarto anniversario del disastroso terremoto che il 12 gennaio 2010 devastò il Paese uccidendo oltre 220.000 persone.

Nasce il 29 novembre 1958 a La Vallée, in diocesi di Jacmel, nella parte sud-occidentale dell’isola caraibica di Hispaniola. Qui compie gli studi primari presso i Fratelli dell’istruzione cristiana. Entrato al Petit Séminaire Collège Saint-Martial di Port-au-Prince per la formazione secondaria, nel 1985 passa al Grand Séminaire Notre-Dame della capitale, dove segue i corsi filosofici e teologici, ottenendo il baccellierato in teologia.
Ordinato sacerdote il 22 settembre 1991, ricopre l’incarico di vicario della cattedrale di Jacmel fino al 1994, anno in cui si trasferisce a Roma. Per un biennio studia presso la Pontificia Università Lateranense e consegue la licenza in teologia pastorale, con la dissertazione dal titolo La nouvelle évangélisation, oeuvre d’inculturation en Haïti.

Rientrato in patria nel 1996, dirige fino al 2004 gli uffici della diocesi di Jacmel per la pastorale catechetica e giovanile. Nello stesso tempo, dal 2000, svolge il ministero di parroco della parrocchia-santuario dell’Immacolata Concezione, in località Des Orangers, ed è professore di teologia pastorale al Grand Séminaire Notre-Dame di Port-au-Prince. Sempre dal 2000 insegna anche all’istituto diocesano per l’educazione e la promozione umana di Jacmel.

Eletto da Giovanni Paolo II secondo vescovo di Fort-Liberté l’8 aprile 2004, riceve l’ordinazione il successivo 6 giugno dall’arcivescovo di Cap Haïtien, Hubert Constant, suo predecessore in quella sede. Conconsacranti sono il vescovo di Jacmel, monsignor Guire Poulard, e l’arcivescovo di Port-au-Prince, monsignor Joseph Serge Miot, poi morto nel sisma del 2010.
In seno alla Conferenza episcopale nazionale presiede la commissione per la catechesi (2004-2012) ed è membro della commissione per le missioni (2007), di cui fa parte tutt’ora.

È tra i testimoni della immane catastrofe provocata dal terremoto che sconvolge l’isola. E diventa uno dei protagonisti dell’opera di ricostruzione materiale e spirituale del Paese.
Il 15 agosto 2011 Benedetto XVI lo trasferisce alla sede residenziale di Les Cayes, di cui diventa nono vescovo. Nello stesso anno, il 15 dicembre, è eletto presidente della Conferenza episcopale di Haiti. Presiede anche la commissione per la pastorale della prima infanzia e il consiglio di amministrazione dell’Université Notre-Dame d’Haïti.

Alla guida dell’episcopato, in diverse circostanze fa sentire la propria voce dinanzi alle sofferenze e alla miseria del suo popolo. Si fa inoltre mediatore nel negoziato per promuovere il dialogo tra il presidente della Repubblica e i suoi oppositori durante la grave crisi politica in cui precipita il Paese, promuovendo l’iniziativa di riconciliazione nazionale «Insieme per il bene di Haiti». (Fonte Osservatore Romano)

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