martedì 22 luglio 2014

TRIDUO FESTA DI SAN GIACOMO MERCOLEDI' 23 LUGLIO




Feste Musicali Jacopee ® 2014

Basilica di San Giacomo in Augusta
mercoledì 23 luglio – ore 19:00


LABYRINTHUS
Esercizio Spirituale Concertato
a cura di Flavio Colusso e Silvia De Palma


Girolamo Frescobaldi (1583-1643) Toccata, per organo

Dario Castello (XVII sec.) Sonata prima à Sopran solo
da “Sonate Concertate in Stil Moderno”, Libro secondo, Venezia 1629
per violino e basso continuo

Dario Castello (XVII sec.) Sonata seconda à Sopran solo
da “Sonate Concertate in Stil Moderno”, Libro primo, Venezia 1621
per violino e basso continuo

Flavio Colusso (1960 -) Quid agis cor meum?
mottetto a voce sola “voltato” per violino e clavicembalo

Marco Uccellini (1603ca. - 1680) Sonata seconda a violino solo detta
”La Luciminia contenta”
da “Sonate, Correnti et Arie”, op. IV, Venezia 1645
per violino e basso continuo

Angelo Berardi da S. Agata (1636 - 1694) Sinfonia VI
da “Sinfonie a violino solo”, Libro primo, op. VII, Bologna 1670
per violino e basso continuo

Giacomo Carissimi (1605 - 1674) Quid agis cor meum?
mottetto a voce sola “voltato” per violino e basso continuo



Fabio Cafaro violino, Flavio Colusso clavicembalo
Vincenzo Zito organo | Silvia De Palma voce recitante

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Il concerto Labyrinthus, che ormai da anni coinvolge interpreti e partecipanti in un esercizio spirituale condotto dalla musica, è un appuntamento ispirato al tema del pellegrinaggio, del cammino, inteso anche come combattimento spirituale. Particolarmente significativo per il “cammino” culturale abbracciato dalla attuale istituzione musicale è il tema del pellegrinaggio esplicitato nel simbolo del Labirinto, del cammino vissuto come esperienza del corpo e dello spirito, che si estende da sempre al concetto di accoglienza e di cura dei viandanti e dei pellegrini nel contesto degli antichi Hospitali.
L’appuntamento del 2014 è dedicato, in occasione del IV centenario della morte, a san Camillo de Lellis (Bucchianico 1550-Roma 1614), il “dissoluto, pigro e rissoso soldato di ventura” che maturò la sua eccezionale vocazione all’assistenza ai malati proprio nell’Ospedale San Giacomo di Roma, fondò l’Ordine dei Ministri degli infermi, aprì ospedali in tutta l’Italia e fu proclamato santo patrono universale dei malati, degli infermieri e degli ospedali.
Una delle celebri esortazioni di San Camillo ai confratelli, “più cuore in quelle mani”, è tuttora valida per ogni attività umana, dal servizio ai malati all’esecuzione musicale, dalla costruzione di ospedali alla gestione della politica.
 L’Ospedale di San Giacomo detto “degli incurabili” è fra i più antichi al mondo ed occupa un posto importante nella storia dell’umanità: luogo di eccezionali risonanze e memorie, è stato recentemente chiuso ma si spera che venga presto riaperto al suo antico servizio. La devozione jacopea ha ispirato fin dal Medioevo musicisti e poeti favorendo la formazione di un patrimonio in cui confluiscono diverse esperienze culturali europee; la musica, medicina dell’anima e del corpo, avvicina persone, luoghi, tempi e rende possibili armonie altrimenti “dissonanti”.

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