Eminenza reverendissima,
con gioia
immensa il 22 febbraio abbiamo appreso che le era stato assegnato, da Papa
Francesco, il Titolo di San Giacomo in Augusta.
E’ la prima volta che la nostra Parrocchia ha un Titolo, pur
essendo situata al centro storico di Roma ed avendo una consacrazione che
risale al 1602
La nostra è una Chiesa legata all’adiacente Ospedale san
Giacomo ormai chiuso, che è nata per portare il Signore alle persone sofferenti
e soprattutto, in quell’epoca, escluse dalla società: i malati di sifilide.
Nel tempo hanno operato santi e grandi figure della Chiesa
nel soccorre i bisognosi. Qui, per nominarne qualcuno, ha fatto i primi passi nella santità San
Camillo de Lellis, San Gaetano da Thiene; davanti alla Madonna dei Miracoli, i
Frati Cappuccini hanno fatto il loro primo capitolo formandosi come Comunità
religiosa.
Nel 1824 è diventata Parrocchia: allora era una delle più
grandi, numericamente parlando, di Roma; oggi si è ridotta ad un migliaio di
abitanti: ma come Comunità, nel nostro piccolo, cerchiamo di ‘rispondere alla
Chiamata del Signore’
Oggi siamo felici che Lei, prenda possesso del Titolo di San Giacomo in Augusta. Nominandola
Cardinale, Papa Francesco, ha voluto evidenziare la sua sensibilità e
preoccupazione verso i paesi poveri ed i sofferenti delle nazioni emergenti, abbiamo
apprezzato quanto lei stia facendo per la pacificazione del suo popolo e la sua
‘presenza’ oggi, qui, è una chiamata del Signore per aprire il nostro cuore e
la nostra mente a quello che deve essere la risposta alla vera vocazione
cristiana.
Oggi la sua presenza per la nostra Comunità è un dono del
Signore; è una grazia che toccherà ciascuno di noi e la Chiesa intera di Roma,
nell’ occasione della ‘Presa di possesso
del Titolo’ che, come sottolineano
le norme liturgiche pastorali, è
l’incontro dei fedeli romani con un membro del clero romano, a cui il Santo
Padre assegna una Chiesa, quale segno di partecipazione alla sua sollecitudine
pastorale nell’Urbe.
Oggi ci sentiamo uniti a Lei, alle sue preoccupazioni, alle
sofferenze e alle gioie della Chiesa da lei
presieduta in Haiti; per quanto potremo, cercheremo di essere a disposizione
per essere voce nella nostra Parrocchia e nella diocesi di Roma di chi soffre e
si trova in difficoltà.
Le auguriamo ogni bene dal Signore per questo segno della sua
tenerezza donatole per mezzo di Papa
Francesco.
La affidiamo a Maria, che in questa nostra Chiesa viene
venerata come ‘Madonna dei Miracoli’, la
copia di questa immagine che le doniamo assieme
ad una somma di denaro che utilizzerà per la sua personale carità, la
terrà unita alla nostra parrocchia nella preghiera.
Benvenuto Eminenza, Benvenuto in
mezzo a noi.