venerdì 11 gennaio 2019

ADDIO A GIULIO LISI


Rintelatori, corniciai, intagliatori e laccatori. Quasi non ci si ricorda nemmeno il significato di queste parole. Eppure nelle strade di questa Roma fino a pochi decenni fa gli artigiani erano una presenza comune: a camminare sentivi i rumori del loro lavoro, gli odori, vedevi i colori. Soprattutto qui, in via Margutta. A ogni portone un artigiano oppure lo studio di un artista, una galleria d' arte. Molto è cambiato, botteghe artigiane hanno chiuso. E lentamente il volto della strada si è trasformato. Adesso camminando nella strada dove decenni fa si potevano incrociare De Chirico e Picasso, si incontrano vetrine di negozi di lusso e ristoranti alla moda, e quant'altro… tutt'altro. Un tempo, quando i pittori, grandi nomi che oggi trovate in tutti i musei del mondo, scendevano a dipingere nella via con i loro cavalletti ed incrociavano la loro vita le loro esperienze, le loro grandezze e le loro povertà. In questo contesto quasi come una storia di libro da biblioteca, di quelli non famosi, ma più preziosi perché ti fanno capire i valori, le fatiche, le grandezze le povertà dell’uomo si è svolta la vita di Lisi Giulio. Questo nostro amico corniciaio di via Margutta. Non è stato fortunato fisicamente, nato con un handicap ha dovuto lottare soffrire, farsi un nome, uno di quelli che si incrocia con quanti qui al centro storico hanno fatto storia. La vita gli ha riservato anche l’impegno di una figlia con difficoltà, che ha amato e per la quale ha dato tutte le sue forze fino a che ha potuto. Tutto questo lo hanno realizzato come persona capace di rapportarsi con i famosi e gli sconosciuti, con le grandezze e povertà.
Questo è il grande patrimonio che ci lascia. Lascia a chi lo ha conosciuto ed amato, ma lascia a questo nostro quartiere che ora in semplicità lo saluta.
Lo saluta con nostalgia, per la persona che non c’è più ma anche con quel desiderio, quasi invidia, di un mondo di rapporti, di valori che in qualche modo questa nostra città di Roma, va perdendo chiudendosi nell'individualismo ed essendo affogata nel mare l’anonimato.


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