venerdì 30 novembre 2012

AVVENTO



@vvisi per l’Avvento

Domenica 2 Dicembre durante la Messa verrà consegnato un contenitore di Acqua che Verrà benedetta. Ci aiuterà ogni giorno a ricordarci che siamo Cristiani nel Segno della Croce. E’ importante che i ragazzi siano presenti con la famiglia. Insieme si accosteranno all’altare per ricevere questo segno

L’8 dicembre festa dell’Immacolata, secondo tradizione, tempo permettendo, al termine della Messa delle 11.30 andremo in Piazza di Spagna per rendere il nostro omaggio Floreale alla  Madonna.
Alle 17.30 ci sarà ma Messa Solenne con la partecipazione della nostra Cappella San Giacomo diretta dal maestro Flavio Colusso

Durante l’Avvento sensibilizzeremo i Ragazzi all’attenzione agli altri, in modo particolare a coloro che si trovano in necessità. Ci saranno due iniziative: la raccolta di giocattoli, che siano in ottimo stato perché verranno portati come dono presso ‘Case-famiglia’. Già da ora si possono portare in Chiesa e verranno consegnati ai ragazzi nella settimana prima del 16 dicembre. Per  organizzarsi è disponibile Mariantonia.
Inoltre la quarta domenica di Avvento, il 23 dicembre (chi dovesse andare via può farlo anche nella settimana precedente venendo a catechismo) raccoglieremo alimenti, non deperibili e da non conservare in frigorifero e soldi per l’Associazione: I testimoni della Carità. I soldi raccolti verranno poi destinati parte all’associazione stessa, parte alla Caritas diocesana e parte a situazioni concrete di emergenza (se potete leggete questa riflessione)

Già inizierò a parlare ai Ragazzi del Presepe. Sarebbe bello che ciascuno, anche se semplice, lo facesse con loro a casa. Chiederò poi prima di Natale di fotografare il presepe così da mostrarlo nel Blog della Parrocchia: Domenica 16 dicembre, inviteremo i Ragazzi con le famiglie, o almeno un genitore, a venire alla messa delle 10.30; dopo la Messa andremo in Piazza san Pietro per l’Angelus col Papa e la benedizione dei bambinelli del Presepio.  Andremo a Piedi o con mezzi propri e ci daremo appuntamento a porta Sant’Anna, come abbiamo già fatto in passato.

Infine tutti i ragazzi presenti a Roma sono invitati con le loro famiglie a ‘Celebrare il Vero Festeggiato’ partecipando alla Messa della notte di Natale o per lo meno, quella del giorno


Ultimo saluto a Maria Luisa.

Abbiamo oggi affidato al Signore Maria Luisa, Marisa , DUETTI, che improvvisamente il 28 novembre ci ha lasciato. La ricordiamo nella sua cortesia e vivacità. Parole di speranza sono state dette da don Alfredo, parroco per 16 anni della nostra Parrocchia, che ha tenuto l'omelia nella celebrazione presieduta da Don Giuseppe.

Una preghiera al Signore.

giovedì 29 novembre 2012

“Testimoni della Carità”



Testimoni della Carità”
associazione privata di fedeli




Mio Carissimo Don Giuseppe,
Se un bilancio di fine anno va fatto, non è solo per un esame di coscienza ma è anche perché il tempo è il più propizio per ringraziare il Signore dei tanti doni da Lui profusi; così facendo però, devo necessariamente  prendere atto che, troppo spesso, i fatti, le urgenze  ed anche i miei limiti, non mi hanno ahimè consentito di essere sufficientemente riconoscente rispetto alla sensibilità, al senso di carità, all’amore che, specie la tua comunità  e tu stesso ci avete donato, non solo con le vostre preghiere ma, anche, con le generose offerte che in occasione del Natale, ormai da qualche anno, ci destinate. Preso dalle cure del mio piccolo gregge di smarriti, finisco per perdere la cognizione del tempo ed anche, per molti versi, delle cose. Tutto mi sembra accaduto ieri e così, neanche so più se ho avuto cura di ringraziare te e la tua comunità dello sforzo compiuto nell’aiutarci, in modo tanto efficace, anche in occasione nell’ultimo Natale; quello del 2011. Se non l’ho fatto, col capo coperto di cenere, lo faccio ora e con tutto il cuore. Va però detto che non ho mai mancato di ricordarvi nel mio quotidiano rivolgersi al Signore, né, tantomeno, di ringraziarvi mentalmente quando nello sguardo dei nostri fratelli bisognosi, ho letto la meraviglia e la gratitudine per l’abbondanza dei Vostri doni.
Come Vi ho appena detto, Il tempo è sembrato volare  ed ora si avvicina un  nuovo Natale, un’ora di rinnovate speranze e di struggente desiderio di pace e di fraternità. Sentiamo su di noi – Testimoni della Carità- lo sguardo angosciato di troppa  gente abbandonata a se stessa nonostante gli sforzi  titanici di tanta parte sana delle nostre istituzioni. Come sai, ma è bene sia messa a parte anche la tua comunità, abbiamo dovuto rinunciare alla “casa di accoglienza” – destinata dal Signore ad altra funzione.  Non possiamo e non vogliamo dolercene più di tanto. Miracolosamente i nostri ospiti hanno trovato in loro stessi le risorse necessarie per ottenere altre collocazioni in autonomia, autonomia data dal loro lavoro e dalla capacità che hanno acquisito vivendo  in comunione con noi. Lavorando, si sono uniti ed hanno preso in locazione piccoli stabili che, con qualche intervento d’emergenza, hanno reso dignitosi. Forti dell’aiuto della Provvidenza (che anche in Voi trova fertile terreno), noi continuiamo a sostenerli.  Così mentre li seguivamo passo per passo perché i loro sforzi non fossero vani, siamo stati obbligati, dalle circostanze, a ricercare, pure noi, un nuovo sito (un terreno, trovato ma, in fase di verifica circa le possibilità comunali di concederci le necessarie autorizzazioni)  su cui far insistere una struttura alloggiativa più aderente  ai bisogni delle nuove povertà. Uomini e donne della nostra comunità vogliono subito attivarsi,  con  l’entusiasmo che già li ha conquistati, per approntare i lavori di costruzione della  loro nuova “casa”. Procederemo per gradi, con prudenza e discernimento, tenuti per mano dalla Provvidenza Divina e sotto la protezione della Santissima Madre di Dio. Sono Loro i veri costruttori come sono Loro che, scegliendo “strumenti” come Voi, negli ultimi dieci anni, hanno dispensato a piene mani, doni e benedizioni.
A cose fatte - ma senza porre ipoteche sui tempi – avremo la gioia di poter  accogliere, in un unico abbraccio, anche l’appello doloroso che ci giunge dalle donne, dai bambini e da alcuni fra i malati di mente che, allo stato, per la particolarità delle loro situazioni, non trovano accoglienza da nessuna parte. Anche se abbiamo fatto esperienza in questo specifico,  speriamo nel  Signore  di essere sufficientemente preparati. Dobbiamo esserlo; non ci sono alternative. Ma dove poggerebbero le nostre speranze e quelle dei diseredati che a noi si rivolgono, se il Signore non avesse provveduto a fare anche di voi una “via” per dispensare la sua Provvidenza?
A bussare alla nostra porta, trasferitasi nella stessa strada, a duecento metri dalla struttura precedente, vi è sempre una lunga teoria di diseredati. La Caritas è stracolma, S,Egidio fa quel che può, S.Vincenzo idem ed il Municipio (il XIII) come del resto gli ospedali di zona, operano, visti i tempi, fra notevoli difficoltà.
A parte  la questione alloggiativa, grazie all’Altissimo, molte nostre efficienze si sono mantenute pressoché intatte ma, anche noi, facciamo ciò che possiamo! Condividiamo ciò che abbiamo. Pranzo e cena sono  cibi freddi  ed i pacchi viveri, in qualche maniera, sopperiscono  alle carenze della buona tavola che, per ora, è impossibile ammannire. Abbiamo chiuso una convenzione con il fornitore di gas liquido che, seppure mensilmente ci presenti un conto salatissimo, soddisfa oltre il 30/40% del fabbisogno  delle famiglie che ancora si rivolgono a noi con speranza e fiducia.
La sfavorevole congiuntura degli ultimi mesi ha pressoché paralizzato i viaggi del nostro bel furgone (dono della provvidenza) che, grazie alla disponibilità ed abilità professionale dei nostri amici “risanati” aveva contribuito, e non poco, all’equilibrio della nostra spesso malferma economia.
Contiamo, come ormai da qualche anno, sulla Vostra premura e generosità, sapendo che, nonostante la durezza della crisi dei tempi,  non ci farete mancare i segni del vostro amore e della vostra solidarietà. Questa volta, prometto, vi ringrazierò per tempo. Dio vi benedica e vi protegga sempre.
     Alberto Notarbartolo
Priore Testimoni della carità


11 Se non ci fosse Dio non sarebbe meglio? Non ci dovremmo preoccupare dell'inferno.

«Se non ci fosse Dio non sarebbe meglio? Non ci dovremmo preoccupare dell'inferno.» La prospettiva di un'eternità in purgatorio e paradiso, o all'inferno, non lascia indifferente nessuno. In questa prima domenica di Avvento (anno B) viene ribadito che alla fine dei tempi Cristo verrà per giudicare il mondo, con misericordia ma anche con giustizia.


lunedì 26 novembre 2012

La salute non è «una merce»






Nel 2010 scrivevo sul Blog, ascoltando la Manovra economica illustrata dall'Onorevole Tremonti:
Noi sacerdoti non dobbiamo certo far politica, ma non possiamo disinteressarci o riflettere su ciò che è proprio dell'uomo e che riguarda i suoi problemi e le scelte che si fanno per la sua vita.
Riflettevo sulla manovra economica che in questi giorni oggetto di discussione e di come anche questa volta, almeno per certi aspetti, si faccia pagare un alto tributo a chi è debole e non ha voce.
Voglio solo soffermarmi su un aspetto: quello dell'invalidità civile.
Si vuole portare all'85% la percentuale d'invalidità che possa usufruire di qualche beneficio.
Ho ascoltato il ministro Tremonti mentre presentava la manovra. E la mia attenzione è stata catturata proprio quando illustrava la 'stretta' che si doveva attuare su questo 'capitolo'.
Il ministro parlava di 'Manica larga' del passato.
Allora vorrei porgli delle domande:
Intendeva parlare del falsi invalidi? Di persone che hanno ricevuto senza diritto denaro pubblico?
O intendeva dire che dare 'il sussidio', perchè di questo si tratta, a persone invalide al 75% sia una cosa esagerata?
Nel primo caso si dovrebbe domandare il ministro di chi è la colpa! Non certo di chi è ammalato veramente, ma di coloro che hanno attestato il falso facendo ricadere su noi tutti spese inaccettabili.
Nel secondo caso ritengo quanto, meno improprio, fare una tale affermazione.
Il sussidio è di 256 euro mensili.
E mi metto nei panni di tante Persone cui è stata riconosciuta l'invalidità al 75% ricevendo finora l'astronomica cifra di 256 euro mensili.
Solo questi!!!
Un conto è un sussidio ad una persona che già possiede lavoro, casa e stipendio. Un conto è chi ha solo 'questo'!
E 'questo' viene chiamato dal ministro 'agire di manica larga'.
E siccome si è stati di manica larga, a questa categoria debole, viene tolto anche 'questo'!

Il Papa lo scorso 17 novembre ha affermato con forza:
La salute non è «una merce», e la crisi economica non la deve ridurre a un «bene solo per pochi».
In televisione continuano a farci vedere storie di ‘falsi invalidi’ quasi ad indurci all’idea che, quanti mostrano di patire gravi sofferenze, in realtà ‘nascondono’ qualcosa, o vogliono esser di peso alla comunità sociale e quindi arrecano danno alle nostre tasche.
Non fanno mai vedere le storie di tante persone, disabili, anziane, affette da gravi patologie che devono penare non poco per ottenere ciò che è giusto, e vengono sballottate da un ufficio all’altro con mancanza di informazione o comunicazione poco corretta.
Ce ne sono molte di storie. Poi quando ti capita qualcuno, che conosci, a te vicino, allora ti si stringe il cuore e non sai cosa fare.
Mi faccio, ora, voce di una situazione molto delicata riguardante una persona che conosco, ormai, da oltre una decina di anni. Il suo nome è ROBERTO alla soglia dei 40 anni. Questo giovane uomo dall’adolescenza è affetto da gravi malattie degeneranti all’apparato renale. Sottoposto a sette interventi chirurgici attualmente vive con una deviazione dell’uretra per espletare le funzioni urinarie, con una ferita sempre aperta e fonte di continue infezioni. Tale condizione che procura continuamente febbre e dolori ed impossibilità di procurarsi un qualsiasi lavoro per vivere, lo ha portato ad uno stato di depressione e prostrazione, tanto da dover ricorrere alle cure del CIM. Non ha una famiglia in grado di supportarlo economicamente solo la anziana mamma e spesso si trova ospite in una parrocchia dell’Umbria. Anni fa gli è stata riconosciuta l’invalidità civile, 256 euro mensili, che dopo due anni è stata revocata perché ‘revedibile’. Lo Stato in queste situazioni viene incontro con contagocce;  ma la burocrazia, per ricominciare la pratica di invalidità e la relativa conferma di questo ‘misero contributo’, è lunghissima. Da quasi due anni non ha alcun aiuto, se non quello che posso dargli ogni tanto, secondo le mie possibilità.
In questo periodo, in cui non ha percepito nulla è stato diverse volte in ospedale per febbri altissime dovute alla sua patologia e alla sua ferita sempre aperta.
Almeno una volta ha rischiato la setticemia. E gli antibiotici per curarlo stanno sempre più perdendo effetto.
Sette mesi fa. In un periodo di relativa calma, ha ripresentato la domanda per l’invalidità presso un CAF. Gli hanno detto che sarebbero passate alcune settimane e poi avrebbe ricevuto la raccomandata o SMS per la visita.
Ma nessuno lo ha chiamato.
Allora il mese scorso ha ricontattato il CAF, che lavandosene le mani gli ha detto ‘ perché non sei venuto prima?’. Gli hanno detto che lo avrebbero richiamato. Ma nulla.
Allora attraverso un assistente sociale gli è stato comunicato che la vecchia pratica non è stata chiusa perché non si è presentato a seguito di ‘una raccomandata’ che lui non ha mai ricevuto e quindi la nuova domanda di sette mesi fa è stata ‘cestinata’. E non ne può aprire un'altra. Ma lo mandano da una parte all’altra per chiudere la prima.
Ma chi aiuta questa persona che è malata in questo caos? Ma perché se c’è qualcuno che sbaglia pagano sempre i poveri? A che serve il servizio sociale? La sua disperazione è entrata in un baratro. La depressione si accentua sempre di più. Ma chi non sarebbe depresso?
Sono tante domande che lui, come tante altre persone nella sua situazione, si pongono.
E me le pongo anche io. E non so dare una risposta.




domenica 25 novembre 2012

I sacerdoti aiutano tutti, aiuta i sacerdoti

Giornata Nazionale offerte 2012

Sono un membro di questa parrocchia e mi è stato affidato l’incarico parrocchiale del Sovvenire, servizio che promuove e sensibilizza il popolo di Dio al sostentamento della Chiesa e del clero.
Alcuni pilastri, su cui si fonda il sostegno economico alla Chiesa scaturito dalla revisione concordataria del 1984, sono: Comunione, corresponsabilità, partecipazione dei fedeli, perequazione, solidarietà, trasparenza e libertà, valori che rendono più ricca spiritualmente l’intera comunità. Insieme, laici e sacerdoti, sono chiamati a testimoniare con la loro vita questi valori e ad amministrare i beni spirituali e materiali che la Chiesa possiede; sono anche chiamati, corresponsabilmente, al reperimento delle risorse necessarie al sostegno della vita e della missione della stessa.
Domande sorgono spontanee, di seguito due più comuni.
Perché donare l’Offerta per i sacerdoti, se c’è l’8xmille?
Le Offerte per i sacerdoti e l’8xmille sono nati insieme, con gli Accordi di revisione del Concordato nel 1984. Ma se l’8xmille è andato incontro ad una rapida diffusione, che oggi lo ha reso un mezzo ben noto per sostenere la Chiesa Cattolica, le Offerte sono uno strumento ancora poco usato, forse anche perché richiedono un contributo personale in più. Oggi le Offerte non arrivano a coprire il fabbisogno per il sostentamento del clero e l’8xmille lo garantisce in modo determinante. Ma le Offerte sono un segno della vita ecclesiale e dell’unità dei fedeli. Per questo vale la pena promuoverle, con fiducia nella crescita di questa raccolta fraterna, che rivela il volto della Chiesa-comunione.
Quant’è il fabbisogno annuale della Chiesa Cattolica italiana per i sacerdoti? Quant’è il mensile di preti e vescovi?
Il fabbisogno annuale della Chiesa per il sostentamento del clero è di 578,2 milioni di euro (anno 2009). Si tratta di assicurare ai 35.190 sacerdoti diocesani un minimo di 833 euro netti al mese, destinato ad un sacerdote appena ordinato, che arrivano a 1.376 euro netti per un vescovo ai limiti della pensione.
Non sono qui oggi solo per chiedere soldi. chiedo a ciascuno di noi, di guardare la realtà con occhi nuovi: la Chiesa non è un ente che “frequentiamo”, ma è una realtà che fa parte della nostra vita, noi stessi siamo la Chiesa!
Francesco



venerdì 23 novembre 2012

10 Perché la gente muore, perché Gesù non la salva? LE DOMANDE GRANDI DEI BAMBINI


«Perché la gente muore, e perché Gesù non la salva?» Il mistero della morte, percepita come un un'interruzione inaccettabile, una sconfitta definitiva di quanto c'è di bello nell'esistenza, non spaventa soltanto i bambini. L'unica risposta che possa rassicurarci nel profondo è l'incontro con Gesù Cristo risuscitato, vittorioso sulla morte, Re dell'Universo, come proclamato nella XXXIV domenica del tempo ordinario (anno B).


giovedì 22 novembre 2012

Ultimo saluto a Tony

Oggi si è celebrata la Messa durante la quale, con il rito delle esequie, abbiamo dato l'ultimo saluto a Stanley John Allen, Tony per gli amici.

Così il Signor Giuseppe ha voluto dare testimonianza e ricordo di Tony:

Domenica 18 novembre alle 23,35 Stanley John Allen, Tony per gli amici, ha interrotto il suo cammino terreno e ci ha lasciati.
Nessuno potrà sostituire il suo accogliente sorriso, la sua voce calda e lo sguardo benevolmente ironico, ma i tanti ricordi dei momenti trascorsi insieme ci accompagneranno nei giorni a venire.
Tony era nato a Londra il 29 luglio 1922 ed era un cittadino del mondo. Viaggiatore instancabile e curioso, aperto a sempre nuove esperienze che affrontava con concreto ottimismo, aveva la grande dote di trovare in ogni occasione il lato positivo della vita e delle persone.
Nella sua lunga, straordinaria vita ha sempre saputo scoprire ed evidenziare le qualità più interessanti, divertenti, simpatiche in situazioni e persone.
Personalità poliedrica e solare irradiava simpatia e di tutti diventava naturalmente amico generoso e ospitale. Generoso di se e interessato agli altri aveva amici in tutto il mondo; amicizie solide, sincere che l'hanno accompagnata per tutta la vita. Uomo elegante, colto e raffinato, conversatore fine ed eclettico, anticonformista ed ironico ha vissuto alla ricerca del bello in ogni sua espressione; appassionato d'arte ne ha fatta la ragione della sua vita professionale.
A metà degli anni Sessanta si è trasferito a Roma dove ha inizio una lunga prodigiosa avventura professionale con Claudio Bruni Sakraischick, caro amico di una vita, con il quale ha condiviso il lancio e il grande successo internazionale della galleria La Medusa. Tony e Claudio sono stati un binomio di galleristi unici nel panorama italiano degli anni Settanta ai Novanta per vivacità, novità, scelte, proposte e internazionalità. Ciao Tony, molti degli amici e degli artisti con cui hai condiviso le tue giornate e le straordinarie feste che solo tu sapevi organizzare ti hanno preceduto e sono felici di accoglierti e festeggiarti lì dove vi incontrerete.

mercoledì 14 novembre 2012

Coro Polifonico “G.D’Arezzo-Lituus”





Sabato 17 novembre il Coro Polifonico “G.D’Arezzo-Lituus” di Santa Marinella, parteciperà alla celebrazione della Santa Messa delle 17.30
animandola con:

Sicut Cervus (G. P. da Palestrina) - Inizio

Adoramus (G. P. daPalestrina) - Offertorio
Ave Verum Corpus (W. A. Mozart) - Comunione

Pange Lingua (A. Bruckner) - Congedo


Seguiranno brani per la preghiera e riflessione 
Tourdion (Anonimo del XVI secolo)  
Egli è il tuo Buon ]esù (Lauda polifonica del XVI secolo)  
Jesu Rex Admirabilis (G. P. da Palestrina)  
Oh Felix Anima (G. Carissimi)  
Miserere (A. Lotti) 
Stabat Mater (Z. Kodaly)  
Amazing Grace (I. Newton) 
Aria sulla IV Corda (J. S. Bach) 


Mezzosoprano FRANCESCA ROMANA IORIO
Direttore GIOVANNI CERNICCHIARO

Il Coro Polifonico “G.D'Arezzo”, fondato nel 1988 ed è composto da circa 30 elementi provenienti da varie
esperienze musicali, sia vocali che strumentali.
Ha al suo attivo numerose esibizioni in varie citta italiane partecipando ad importanti concerti e rassegne coral.