Oggi nella Basilica Vaticana Papa Francesco ha nominato Cardinale Mons. Chibly LANGLOIS assegnandogli il Titolo della Nostra Parrocchia, SAN Giacomo in Augusta.
Un grande onore, per la nostra comunità che per la prima volta è stata eretta a Titolo cardinalizio e una grande gioia perché la provvidenza ci ha assegnato una persona che come dice Papa Francesco è a capo di una Comunità posta alle estreme periferie del mondo.
E' Vescovo della Diocesi di Les Cayes (Haiti) uno dei paesi più poveri del mondo.
A questo giovane cardinale, è nato nel 1958 facciamo i nostri più sinceri auguri e ci stringiamo con tutto il nostro affetto.
Certamente sarà per la nostra parrocchia un motivo in più per aprire i nostri cuori al mondo, alle sue sofferenze, e vivere sempre meglio la nostra vocazione di Cristiani.
sabato 22 febbraio 2014
Chi è il Cardinale Chibly Langlois
Fonte Il Sismografo
Articolo di Luis Barilla
Parafrasando il cardinale Giuseppe Siri che a proposito dei papabili diceva, "i Papi si fanno in Conclave", si potrebbe dire: "I cardinali li fa il Papa". E perché? Perché tra le sorprese nell'elenco dei 19 nuovi cardinali che ha annunciato ieri Papa Francesco ce n'è una del tutto particolare, graditissima, che dimostra che veramente è il Papa colui che fa i cardinali: la creazione del primo cardinale haitiano, mons. Chibly Langlois, Vescovo di Les Cayes, 56 anni, il secondo più giovane del nuovo Collegio Cardinalizio. La nomina tra l'altro è arrivata il giorno del quarto anniversario del devastante terremoto in cui morirono più 250mila persone tra cui mons. Serge Miot, arcivescovo di Port-au-Prince.
Il vescovo Langlois, futuro cardinale, ha un curriculum di tutto rispetto, ma soprattutto è il simbolo di una Nazione, la più povera del continente e fra le più povere del mondo, che aveva un grande bisogno di uno sguardo speciale e amorevole del Successore di Pietro. Perciò la decisione del Papa ha un'enorme importanza non solo per gli haitiani ma anche per le dinamiche della Chiesa Cattolica e chiude per sempre una sorta di emarginazione.
Si potrebbe dire che Haiti, Paese con una stragrande maggioranza di popolazione cristiana (i cattolici sono il 60% circa), il primo del continente a conquistare la sua indipendenza repubblicana 210 anni fa, raramente ha avuto un tribuna dalla quale farsi ascoltare e soprattutto dalla quale raccontare le sue tante e fin troppo lunghe sofferenze, lutti e miserie. Haiti è stato quasi sempre protagonista della carità degli altri e poche volte ha ricevuto attenzione e ascolto. Se c'è un Paese al mondo che più rappresenta una "periferia" è proprio Haiti, dove vecchi e nuovi colonialismi, spesso razzisti, economici e culturali, hanno fatto il buon e il cattivo tempo. Certo, avere un cardinale non risolve nulla o poco, ma apre uno spiraglio di stima e considerazione, di rispetto e condivisione, tutte cose di cui il popolo haitiano ha tanto bisogno come ha bisogno di pane e giustizia. Da ieri la Chiesa cattolica haitiana, e il popolo, sono meno soli, e soprattutto hanno una voce che non si può mettere a tacere.
Mons. Chibly Langlois, Vescovo di Les Cayes (Haïti), è nato il 29 novembre 1958 a la Vallée nella diocesi di Jacmel. Ha compiuto gli studi primari presso i Fratelli dell’Istruzione Cristiana a La Vallée. Ha completato gli studi secondari presso il “Petit Séminaire Collège Saint- Martial” a Port-au-Prince. Nel 1985 è entrato al “Grand Séminaire Notre-Dame” a Port-au- Prince, dove ha seguito i corsi filosofici e teologici, ottenendo il Baccellierato in Teologia. È stato ordinato sacerdote il 22 settembre 1991. Dal 1994 al 1996 ha studiato a Roma presso la Pontificia Università Lateranense dove ha conseguito la Licenza in Teologia pastorale, con la dissertazione: “La nouvelle évangélisation, oeuvre d’inculturation en Haïti”. Dopo la sua ordinazione sacerdotale è stato Vicario della Cattedrale di Jacmel (1991- 1994), e direttore del servizio diocesano della Pastorale Catechetica (1993-1994). Dal 1996 è stato direttore del Centro Diocesano di formazione pastorale e catechetica; nello stesso tempo, dal 1999, parroco della Parrocchia-Santuario dell’Immacolata, in località “des Orangers” a Jacmel, e professore di Teologia pastorale al “Grand Séminaire Notre-Dame” di Port-au-Prince; dal 2000 è stato anche professore all’Istituto Diocesano per l’Educazione e la Promozione Umana di Jacmel. Eletto Vescovo di Fort-Liberté l’8 aprile 2004, è stato consacrato il 6 giugno successivo. Il 15 agosto 2011 il Santo Padre Benedetto XVI lo ha nominato Vescovo di Les Cayes.
Articolo di Luis Barilla
Parafrasando il cardinale Giuseppe Siri che a proposito dei papabili diceva, "i Papi si fanno in Conclave", si potrebbe dire: "I cardinali li fa il Papa". E perché? Perché tra le sorprese nell'elenco dei 19 nuovi cardinali che ha annunciato ieri Papa Francesco ce n'è una del tutto particolare, graditissima, che dimostra che veramente è il Papa colui che fa i cardinali: la creazione del primo cardinale haitiano, mons. Chibly Langlois, Vescovo di Les Cayes, 56 anni, il secondo più giovane del nuovo Collegio Cardinalizio. La nomina tra l'altro è arrivata il giorno del quarto anniversario del devastante terremoto in cui morirono più 250mila persone tra cui mons. Serge Miot, arcivescovo di Port-au-Prince.
Il vescovo Langlois, futuro cardinale, ha un curriculum di tutto rispetto, ma soprattutto è il simbolo di una Nazione, la più povera del continente e fra le più povere del mondo, che aveva un grande bisogno di uno sguardo speciale e amorevole del Successore di Pietro. Perciò la decisione del Papa ha un'enorme importanza non solo per gli haitiani ma anche per le dinamiche della Chiesa Cattolica e chiude per sempre una sorta di emarginazione.
Si potrebbe dire che Haiti, Paese con una stragrande maggioranza di popolazione cristiana (i cattolici sono il 60% circa), il primo del continente a conquistare la sua indipendenza repubblicana 210 anni fa, raramente ha avuto un tribuna dalla quale farsi ascoltare e soprattutto dalla quale raccontare le sue tante e fin troppo lunghe sofferenze, lutti e miserie. Haiti è stato quasi sempre protagonista della carità degli altri e poche volte ha ricevuto attenzione e ascolto. Se c'è un Paese al mondo che più rappresenta una "periferia" è proprio Haiti, dove vecchi e nuovi colonialismi, spesso razzisti, economici e culturali, hanno fatto il buon e il cattivo tempo. Certo, avere un cardinale non risolve nulla o poco, ma apre uno spiraglio di stima e considerazione, di rispetto e condivisione, tutte cose di cui il popolo haitiano ha tanto bisogno come ha bisogno di pane e giustizia. Da ieri la Chiesa cattolica haitiana, e il popolo, sono meno soli, e soprattutto hanno una voce che non si può mettere a tacere.
Mons. Chibly Langlois, Vescovo di Les Cayes (Haïti), è nato il 29 novembre 1958 a la Vallée nella diocesi di Jacmel. Ha compiuto gli studi primari presso i Fratelli dell’Istruzione Cristiana a La Vallée. Ha completato gli studi secondari presso il “Petit Séminaire Collège Saint- Martial” a Port-au-Prince. Nel 1985 è entrato al “Grand Séminaire Notre-Dame” a Port-au- Prince, dove ha seguito i corsi filosofici e teologici, ottenendo il Baccellierato in Teologia. È stato ordinato sacerdote il 22 settembre 1991. Dal 1994 al 1996 ha studiato a Roma presso la Pontificia Università Lateranense dove ha conseguito la Licenza in Teologia pastorale, con la dissertazione: “La nouvelle évangélisation, oeuvre d’inculturation en Haïti”. Dopo la sua ordinazione sacerdotale è stato Vicario della Cattedrale di Jacmel (1991- 1994), e direttore del servizio diocesano della Pastorale Catechetica (1993-1994). Dal 1996 è stato direttore del Centro Diocesano di formazione pastorale e catechetica; nello stesso tempo, dal 1999, parroco della Parrocchia-Santuario dell’Immacolata, in località “des Orangers” a Jacmel, e professore di Teologia pastorale al “Grand Séminaire Notre-Dame” di Port-au-Prince; dal 2000 è stato anche professore all’Istituto Diocesano per l’Educazione e la Promozione Umana di Jacmel. Eletto Vescovo di Fort-Liberté l’8 aprile 2004, è stato consacrato il 6 giugno successivo. Il 15 agosto 2011 il Santo Padre Benedetto XVI lo ha nominato Vescovo di Les Cayes.
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