O Dio, che hai illuminato questa santissima notte con
lo splendore di Cristo, vera luce del mondo, con queste parole inizieremo la celebrazione dell'Eucaristia della
Notte di Natale e subito dopo ascolteremo nella prima lettura: Il popolo che camminava nelle tenebre vide
una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse.
Ancora nella seconda lettura verrà
proclamato: è apparsa la grazia di Dio,
apportatrice di salvezza per tutti gli uomini.
Infine nel Vangelo ancora: Un angelo del Signore si presentò davanti a
loro e la gloria del Signore li avvolse di luce.
Viene presentato un forte
contrasto tra luce e tenebre e la luce ha la meglio sulle tenebre e le
illumina. La luce vera, quella che proviene dal Padre.
La luce vera, non quella
degli uomini. O quella che gli uomini vogliono far sembrare tale.
Mi vengono avanti in questo
momento le immagini tristi che continuamente vediamo in televisione: immagini
di tenebre e luce ma il contesto è tutto diverso.
Il cielo buio di Aleppo. Una
luce verdastra e nel cielo come stelle comete centinaia di missili e bagliori
nella notte.
Non la voce di angeli ma
fragore di devastazioni. Pianti di bimbi e di mamme, urla di feriti.
Eppure vogliono presentarla
come luce che illumina le tenebre.
Questa è la luce degli uomini
che illumina per un istante ma al termine del bagliore ritorna la notte col
pianto.
La luce del Signore sarà
portata da chi è chiamato «Consigliere
ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace»;
Il suo non è un dominio
fondato sulla paura, ma sarà un regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e
sempre e Giudicherà il mondo con
giustizia e con verità tutte le genti.
Quale contrasto c'è tra
questa Luce e la luce dell'uomo.
Signore assisti, aiuta,
proteggi i nostri fratelli Siriani e quanti nel mondo, in questo Santo Notte,
invece di vedere la Luce vedono il Buio della Guerra.