martedì 6 settembre 2016

Carissimi amici bentrovati,



Carissimi amici bentrovati,
dopo un periodo di riposo al paese natio, anche io ho ripreso le attività ordinarie estive della Parrocchia.
Il cambio di orario della celebrazione della Messa ci sarà domenica 18 settembre: festivo: 9,30;10,30;11,30; 17,30 e 18,30 mentre dal lunedì al venerdì oltre la messa delle 17,30 verrà aggiunta la messa mattutina delle 8,30.
Con l’inizio della scuola si accoglieranno le adesioni al cammino di catechesi per i bambini della prima Comunione terza e quarta elementare e della Cresima prima e seconda media.
Gli incontri di catechesi avranno inizio mercoledì 19 ottobre.
Ancora manca qualche dettaglio per iniziare l’attività caritativa mattutina verso le persone di strada. Spero proprio che con l’inizio delle attività pastorali possiamo dare questo segno concreto. Nel frattempo continuano a venire i poveri la mattina: se avete possibilità portate merendine e succhi di brutta monouso (quelli imbustati e brik da 125 ml).
Per quanto riguarda l’aiuto alle persone terremotate aderiremo anche noi alla colletta nazionale il 18 settembre: cito alcune parole del Cardinal Vicario :
Carissimi,
il terribile terremoto che ha devastato l’Italia centrale ha lasciato tutti attoniti per la distruzione che ha provocato, sterminando tanto dolore e disperazione nei cuori di quanti hanno perso i loro cari e i loro beni.
Fin dall’inizio  molte persone si sono prodigate per venire in aiuto alle popolazioni colpite dal sisma e la Chiesa italiana si é immediatamente adoperata per alleviate la sofferenza e il dolore delle popolazioni coinvolte. Anche la nostra Caritas diocesana ha preso contatto con le Caritas di Rieti e di Ascoli Piceno offrendo la propria disponibilità.
Per continuare nel sostegno e nell’aiuto alle comunità  coinvolte la Conferenza Episcopale Italiana ha indetto una Colletta nazionale per domenica 18 settembre da destinare a un apposito fondo di solidarietà. Vi invito, pertanto, di  infornare i fedeli di questa iniziativa, ulteriore occasione per testimoniare con un gesto di misericordia, verso tanti sofferenti, la grazia di questo Anno Giubilare.

Un caro saluto a tutti, don Giuseppe


Saluto a STEFANO IOANNUCCI


Questa mattina alle 11 abbiamo dato l’estremo saluto a STEFANO IOANNUCCI. La chiesa era gremita di fedeli, segno dell’affetto che le persone nutrivano per questo uomo.
Dopo aver centrato il discorso sulla parola del Signore, che a tutti ha fatto fare una professione di fede nelle parole di Giobbe: io so che il mio redentore e vivo e sulla certezza che Gesù ci ha donato dicendoci che chi crede in lui non morirà in eterno, ho dato alcuni cenni sulla vita di Stefano.
‘C’era una volta…..’ siamo nel dopoguerra, 1944 e, un poco più che bambino di 14 anni, lasciato l’Abruzzo, come molti han fatto in quel periodo, è venuto a lavorare a Roma. Una città ferita dalla Guerra, una società a pezzi. Ha iniziato a fare il garzone di bottega e da lì piano piano con pazienza ed umiltà, si è costruito fino a creare una conosciuta ed apprezzata sala da parrucchiere in via della Croce.
Ha iniziato proprio qui, nel nostro territorio in via del Corso, dove oggi c’è Sephora, i sui primo passi e qui a San Giacomo, a pochi metri di distanza, ha salutato la moglie il figlio, fratelli, parenti ed amici.
Persona accogliente e generosa, ha lavorato per 70 anni fino, allo scorso anno, quando la malattia lo ha immobilizzato.
‘C’era una volta…’ e tutti noi prendiamo esempio e forza da un ‘anziano’ signore che ha reso il nostro paese più bello.
Alla moglie Wanda, al figlio Mattia e ai parenti tutti vanno le nostre più sentite condoglianze.


TERREMOTO

L'eterno riposo dona loro Signore,
e splenda ad essi la Luce perpetua,
riposino in pace, Amen.
Terminata ora la commovente celebrazione delle esequie ad Ascoli Piceno di alcune delle vittime dello spaventoso terremoto del Centro Italia.
Uniti nel dolore e nella preghiera.
Ci uniremo nel concreto aiuto con la Colletta di domenica 18 settembre.

PRENDO LE PAROLE DI PADREA JACQUES


Il settimanale cattolico pubblicato in Francia Famille Chrétienne ha pubblicato l'ultimo intervento di padre Jacques Hamel, il prete 86enne sgozzato dai due terroristi a Rouen questa mattina, mentre celebrava Messa.
La primavera è stata piuttosto fresca. Se il nostro morale non è stato molto alto, pazienza, l'estate sta per arrivare. Così come il tempo delle vacanze.
Le vacanze, un momento per allontanarci dalle nostre occupazioni abituali. Ma non si tratta di una semplice parentesi. È tempo di relax, ma anche di ristoro, di incontri, di condivisione, di convivialità.
Un tempo di ristoro. Alcuni impegneranno qualche giorno per un ritiro o per un pellegrinaggio. Altri rileggeranno il Vangelo, da soli o con altri, come una parola che fa vivere l'oggi. Altri potranno rigenerarsi col grande libro della creazione, ammirando i paesaggi così differenti e talmente magnifici che ci elevano e ci parlano di Dio. Possiamo noi in questi momenti ascoltare l'invito di Dio a prenderci cura di questo mondo, a farne, lì dove viviamo, un mondo più caloroso, più umano, più fraterno.
Un tempo di incontro, con i cari, gli amici. Un momento per prendereci il tempo di vivere qualcosa insieme. Un momento per essere attenti agli altri, chiunque essi siano.
Un tempo di condivisione. Condivisione della nostra amicizia, della nostra gioia. Condivisione del nostro sostegno ai bambini, mostrando loro che contano per noi.
Un tempo di preghiera. Attenti a quello che accadrà nel nostro mondo in quei giorni. Preghiamo per chi ne hanno più bisogno, per la pace, perché la vita insieme sia migliore.
Sarà ancora l'anno della misericordia. Teniamo un cuore attento alle belle cose, a ciascuno e a quelli che rischiano di sentirsi un po' più soli.
Che le vacanze ci permettano di fare il pieno di gioia, di amicizia, di ristoro. Allora noi potremo, più strutturati, riprendere la strada insieme.
Buone vacanze,
padre Jacques

FESTA

SOLENNITÀ DI SAN GIACOMO APOSTOLO
PROTETTORE DELLA NOSTRA PARROCCHIA
Santa Messa solenne ore 18,30
Buona festa a tutti

FOTO FESTA
























PRIMI VESPRI DI SAN GIACOMO:


PRIMI VESPRI DI SAN GIACOMO:
Domenica dopo la Messa delle 17.30

LABYRINTHUS.


Feste Musicali Jacopee ® 2016
Basilica di San Giacomo in Augusta
venerdì 22 luglio – ore 19:00
LABYRINTHUS
Esercizio Spirituale Concertato a cura di Flavio Colusso e Silvia De Palma
“Le Opere di Misericordia”
per voci e strumenti, Testo e Musica di Flavio Colusso
VIDEO con le immagini di Sergio Siano realizzato su commissione del Pio Monte della Misericordia di Napoli
FLAVIO COLUSSO (1960 -) Recercar terzo, per organo
1. Venite benedicti | 2. Avevo fame
Recercar quarto, per organo
3. Avevo sete | 4. Ero pellegrino
GIROLAMO FRESCOBALDI (1583-1643) Recercare “sopra Sancta Maria”
da “Fiori Musicali”, 1635
FLAVIO COLUSSO (1960 -) 5. Ero nudo | 6. Ero malato
Recercar quinto, per organo
7. Ero carcerato
Recercar sesto, per organo
8. Ante sepulchrum
CaPpella Musicale di San Giacomo
ANDREA BUCCARELLA organo | Silvia De Palma voce recitante
Il concerto Labyrinthus, che ormai da anni coinvolge interpreti e partecipanti in un esercizio spirituale condotto dalla musica, è un appuntamento della Cappella Musicale di San Giacomo ispirato al tema del pellegrinaggio, del cammino inteso anche come combattimento spirituale. Particolarmente significativo per il “cammino” culturale abbracciato dalla attuale istituzione musicale, diretta dal 1991 da Flavio Colusso, è il tema del pellegrinaggio esplicitato nel simbolo del Labirinto, del cammino vissuto come esperienza del corpo e dello spirito, che si estende da sempre al concetto di accoglienza e di cura dei viandanti e dei pellegrini nel contesto degli antichi Hospitali. L’appuntamento di quest'anno è dedicato alle Opere di Misericordia in occasione del Giubileo straordinario. L’Ospedale di San Giacomo è fra i più antichi al mondo ed occupa un posto importante nella storia dell’umanità: luogo di eccezionali risonanze e memorie, è stato recentemente chiuso ma si spera che venga presto riaperto al suo antico servizio. La devozione jacopea ha ispirato fin dal Medioevo musicisti e poeti favorendo la formazione di un patrimonio in cui confluiscono diverse esperienze culturali europee; la musica, medicina dell’anima e del corpo, avvicina persone, luoghi, tempi e rende possibili armonie altrimenti “dissonanti”. Le Opere di Misericordia di Flavio Colusso è un brano composto su commissione del Museo del Pio Monte della Misericordia di Napoli, istituzione che commissionò la celebre tela del Caravaggio e dove la partitura autografa è esposta nella sezione permanente di Arte contemporanea. Concepita come “esercizio spirituale concertato” la composizione si divide in otto frammenti dei quali i sei centrali costituiscono i gradini ascensionali dell’Esercizio, intessuto sull’esacordo “Ut Re Mi Fa Sol La” dalle sei Voci maschili e dalla Voce recitante. Claudio Strinati così scrive nella sua presentazione: «La tersa e incantata partitura sembra pensata proprio per introdurre il fedele e l’ascoltatore, dotto o indotto, a una autentica “comunione”, esteticamente pregnante e eticamente del tutto convincente, che per gradi successivi lo eleva verso una forma superiore di bellezza e quiete spirituale. […] l’idea di un mondo antico inattingibile e il sogno di un mondo ulteriore non afflitto dall’esigenza né della modernità né della conservazione, si incontrano magicamente lungo una specie di scala di Giacobbe che ci porta verso le consolazioni angeliche». La storia della Cappella Musicale di San Giacomo e del suo prezioso organo è antica, legata alla storia della Chiesa e dell’Ospedale di San Giacomo detto “degli incurabili”, fondato nel 1339 e il cui importante ampliamento e ristrutturazione furono realizzati tra il 1592 e il 1600 dal cardinale Antonio Maria Salviati, ivi sepolto sotto l’altare maggiore. L’ospedale e la chiesa di San Giacomo occupano un posto importante nella storia dell’umanità: qui trovarono la conferma della loro vocazione ed esercitarono il loro carisma, tra gli altri, grandi santi come Gaetano Thiene, Filippo Neri, Camillo de Lellis. Contribuirono alla bellezza del luogo celebri artisti come Francesco Capriani da Volterra, Bartolomeo Grillo, Sangallo il giovane, Carlo Maderno, il Pomarancio, Pierre Legrot, e musicisti come Ruggero Giovannelli e Alessandro Scarlatti furono tra gli antichi Maestri di cappella. Situata alla porta Nord della città, quotidianamente visitata da migliaia di turisti e da cittadini provenienti da ogni parte di Roma, San Giacomo è un crocevia ideale, oasi di pace nella frenesia della via del Corso, per offrire ad un variegato pubblico un momento di fresco ristoro spirituale illuminato dalla musica, un prodotto culturale che è espressione di una qualità artistica non museale ma viva e che è parte viva del carisma del luogo e della sua storia, nel cuore culturale e spirituale di Roma.