giovedì 25 luglio 2013

Uniti nella preghiera alle vittime dell'incidente di Santiago


Tra qualche ora avrà inizio la Messa Solenne per la festa di San Giacomo. Non possiamo non unirci al dolore dei familiari delle persone decedute o ferite nella sciagura ferroviaria a Santiago de Compostela.

La tragedia ferroviaria avvenuta ieri sera in Spagna ha colpito profondamente Papa Francesco, che da Rio de Janeiro, dove si trova per la Giornata Mondiale della Gioventù, ha espresso per telegramma e attraverso un tweet il proprio dolore per il deragliamento di un treno in procinto di giungere a Santiago de Compostela, meta di tanti pellegrini, in particolare oggi, festa di San Giacomo. Drammatico il bilancio ancora provvisorio della tragedia, con 78 morti e oltre 140 feriti.
“Chiedo a sua eccellenza che faccia giungere a quanti stanno soffrendo per questa disgrazia e ai loro familiari la mia vicinanza spirituale”: così Papa Francesco scrive nel telegramma di cordoglio indirizzato all’arcivescovo di Santiago de Compostela, mons. Julian Barrio Barrio. Assieme alle parole di incoraggiamento, il Pontefice impartisce una speciale benedizione apostolica a tutti gli spagnoli affidandoli all’intercessione di San Giacomo Apostolo. La peggiore sciagura ferroviaria della Spagna dal dopoguerra a questa parte giunge, infatti, alla vigilia del giorno dedicato a San Giacomo e colpisce la Città che porta il suo nome, meta di pellegrini da tutto il mondo. Il deragliamento del treno ad alta velocità sulla tratta Madrid-Ferrol è avvenuto alle 20:42 di ieri sera, a poco più di tre chilometri dalla stazione della città galiziana. Il convoglio viaggiava a 180 km orari, 120 oltre il limite di quel tratto, e si è rovesciato in una curva, con in vagoni finiti uno sopra l'altro. Fra i testimoni c'è chi dice di aver sentito un'esplosione: probabilmente il boato dell'urto, le autorità hanno subito escluso, infatti, l’ipotesi dell’attentato. Due le inchieste aperte per accertare la dinamica, fra gli indagati il macchinista del treno. Tra i particolari emersi, il fatto che il treno aveva quattro minuti di ritardo e che aveva superato un collaudo pochi giorni prima. I soccorsi sono andati avanti tutta la notte. Al mattino è arrivato in visita il premier, Mariano Rajoy, nativo proprio di Santiago, mentre l’amministrazione cittadina ha annullato i festeggiamenti dedicati a San Giacomo, che avrebbero dovuto prendere il via proprio oggi. Tre i giorni di lutto indetti dal governo nazionale.
Sulla tragedia che ha colpito Santiago de Compostela, le parole di conforto dell’arcivescovo della diocesi mons. Julian Barrio Barrio
R. - Vorrei offrire un messaggio di speranza ai familiari delle vittime. Mi sono ricordato molto in questi momenti di quelle parole che Dante faceva dire al Santo Apostolo quando gli diceva: “ Fa che in questo santuario risuoni la speranza!”. Quando ho appreso la notizia di questa tragedia, mi sono recato nella cappella per pregare per coloro che sono morti, per coloro che sono rimasti feriti e per le famiglie, affinché trovino la serenità, la pace e la consolazione, in questi momenti tanto necessarie per loro.
D. - La comunità di Compostela come sta reagendo alla tragedia?
R. - Nella Messa che abbiamo celebrato ho ringraziato tanto la comunità per la disponibilità, per la generosità, per tutto quello che ha fatto e che sta facendo. Un vero esempio di grande umanità. Ho ringraziato tante persone che dal primo momento hanno messo disposizione le proprie possibilità.
D. - Proprio oggi, era previsto l’inizio dei festeggiamenti per San Giacomo Apostolo. Nella preghiera per le vittime fatta questa mattina, avete chiesto il suo conforto. Il Santuario può essere anche un punto di riferimento in questa tragedia?
R. - Senz’altro. All’Apostolo ho chiesto di darci il coraggio per bere questo calice del Signore in questo momento non facile. Ho potuto vedere come questi pellegrini che sono arrivati oggi fossero commossi. Ho avuto l’occasione di parlare con alcuni di loro e il messaggio che ho dato loro è un messaggio di fede e di speranza nel Signore.
Fonte Radio Vaticana

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