martedì 19 aprile 2011

19 APRILE


Oggi è il sesto anniversario della elezione di Benedetto XVI alla cattedra di Pietro.
Ma nel mio piccolo è una grande festa anche per me.
Sono 31 anni che sono sacerdote: voglio ricordare cosa scrissero per me Papà e Mamma per quella grande Circostanza della mia vita:


E’ difficile oggi essere preti veri.
E’ anche difficile essere genitori di un prete: non riusciamo ad esprimere con parole tutto quello che il nostro cuore contiene; non sappiamo neppure ciò che sia giusto per lui.
Il nostro cuore è trepidante; specialmente per noi che lo abbiamo nesso al mondo, lo abbiamo visto bambino, fanciullo, adolescente ed ora uomo.
Ma il Signore ce lo ha voluto donare in un modo del tutto particolare: ‘Prete’.
E’ innanzitutto una gioia, perché il Signore ha voluto scegliere proprio lui.
Sappiamo che oggi sono veramente pochi coloro che decidono di seguire il Signore in modo così completo.
Oggi più che mai abbiamo bisogno di preti e di preti santi.
In questo stato di cose, in questo mondo spesso si dimentica cosa sia la vera fede cristiana, che cosa voglia dire vivere il Vangelo, che cosa significhi amare gli altri.
E’ per questo che il Sacerdote ci è necessario.
Noi, papà e mamma, auguriamo a Giuseppe che sia un vero, un grande, un santo prete.
Desideriamo che compia la missione indicatagli dal signore nel modo migliore possibile.
Gli chiediamo che sia onesto, vicino a tutti, che la sua opera sia infaticabile e fruttuosa; che sia accanto agli ammalati, ai poveri, ai bisognosi, ai giovani, agli anziani e a tutte le persone che in qualsiasi momento abbiano bisogno di lui.
Gli chiediamo che sia comprensivo con tutti: credenti e non credenti.
Che la sua opera di missione sia giusta che il suo amore sia senza parti.
Ecco cosa noi desideriamo da questo nostro figlio e gli auguriamo che tutto ciò si avveri, che la sua strada di sacerdote sia sempre piena di ogni gioia, che le sue mete sperate siano sempre raggiunte.
Che viva sempre nell’amore del Signore.
Noi dal canto nostro gli saremo sempre vicini con l’amore, la stima e la preghiera.

Papà e Mamma



So che dall’alto dei cieli mi stanno guardando e stanno vicini a me.
Li sentirò accanto tra poco quando alle andrò a dire la Messa nella stessa chiesa in cui con l’imposizione delle mani del Card. Ugo Poletti sono diventato Prete e con loro e mia sorella ringrazierò la immensa misericordia del Signore