sabato 21 maggio 2016

Convegno

Carissimi Amici,
abbiamo celebrato con grande gioia e grazia la Prima comunione dei nostri bambini e la Cresima dei nostri ragazzi. Rendiamo gloria al Signore.
Questa sera insieme alle persone malate e anziane chiederemo il conforto e la benedizione del Signore con il sacramento dell’Unzione degli infermi durante la celebrazione della Messa delle 17.30. Se avete qualche parente anziano o Malato potete accompagnalo in Chiesa verso le 17.20.
Nel mese di giugno ci sarà il convegno parrocchiale chi sono invitati gli operatori pastorali, ma essendo una piccola comunità la nostra io invito caldamente tutti voi a partecipare. Si tratta di un piccolo sforzo ma ne vale la pena per noi e per la vita della nostra parrocchia affrontando insieme il tema delicato della Famiglia in tutti i suoi aspetti partendo da documento post-sinodale Amoris Laetitia di Papa Francesco.
Sarà proprio lui a presentarcelo nella Cattedrale di San Giovanni il 16 giugno alle 19.00.
La sera successiva venerdì sera sempre alle 19 nella Chiesa di Santa Maria del Popolo sempre alle 19.00 ci confronteremo con la nostra Prefettura (Il territorio di Roma Centro) cui facciamo parte su tavoli di studio.
Laboratorio 1: Educare all’amore nel tempo dell’adolescenza
Laboratorio 2: Il fascino dell’amore vero: verso il matrimonio
Laboratorio 3: Sostenere la fedeltà degli sposi
Laboratorio 4: La gioia di dare e far crescere la vita
Laboratorio 5: La famiglia scuola di socialità e stile di fraternità
I temi sono molto stimolanti. Nel giro di un paio di giorni vi chiedo di darmi la vostra adesione con laboratorio scelto in quanto devo fare la richiesta del pass per entrare a San Giovanni entro il 24 maggio.
Purtroppo solo ieri ho ricevuto mail dell’invito alla partecipazione.
Grazie e un caro saluto
Don Giuseppe

QUALCOSA SUL CONCERTO



Nella FEDE siamo saldi
ascoltando intorno al desco
le parole di Francesco:
la Natura ci fa baldi.

Di SPERANZA siamo araldi
quando come il fior di pesco
del concerto il suono fresco
ascoltiamo di Vivaldi.

CARITA’ ci fa fratelli,
siamo tutti qui vicini
nella Pace senza orpelli.

E un tripudio di violini
qui ci dona in tempi belli
Don Giuseppe Trappolini.

Roma, 7 maggio 2016                                                              Giovanni Giacomo Pani

….uno dei presenti al meraviglioso concerto per l’Anno Santo della Misericordia

….”Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date….”




venerdì 20 maggio 2016

Concerto



LAUDATO SII DI PAPA FRANCESCO
72. I Salmi invitano con frequenza l’essere umano a lodare Dio creatore, Colui che «ha disteso la terra sulle acque, perché il suo amore è per sempre» (Sal 136,6). Ma invitano anche le altre creature alla lode: «Lodatelo, sole e luna, lodatelo, voi tutte, fulgide stelle. Lodatelo, cieli dei cieli, voi, acque al di sopra dei cieli. Lodino il nome del Signore, perché al suo comando sono stati creati» (Sal 148,3-5). Esistiamo non solo per la potenza di Dio, ma davanti a Lui e con Lui. Perciò noi lo adoriamo.
92. Tutto è in relazione, e tutti noi esseri umani siamo uniti come fratelli e sorelle in un meraviglioso pellegrinaggio, legati dall’amore che Dio ha per ciascuna delle sue creature e che ci unisce anche tra noi, con tenero affetto, al fratello sole, alla sorella luna, al fratello fiume e alla madre terra.
228. La cura per la natura è parte di uno stile di vita che implica capacità di vivere insieme e di comunione. Gesù ci ha ricordato che abbiamo Dio come nostro Padre comune e che questo ci rende fratelli. L’amore fraterno può solo essere gratuito, non può mai essere un compenso per ciò che un altro realizza, né un anticipo per quanto speriamo che faccia. Per questo è possibile amare i nemici. Questa stessa gratuità ci porta ad amare e accettare il vento, il sole o le nubi, benché non si sottomettano al nostro controllo. Per questo possiamo parlare di una fraternità universale.
13. La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare. Il Creatore non ci abbandona, non fa mai marcia indietro nel suo progetto di amore, non si pente di averci creato. L’umanità ha ancora la capacità di collaborare per costruire la nostra casa comune. Desidero esprimere riconoscenza, incoraggiare e ringraziare tutti coloro che, nei più svariati settori dell’attività umana, stanno lavorando per garantire la protezione della casa che condividiamo. Meritano una gratitudine speciale quanti lottano con vigore per risolvere le drammatiche conseguenze del degrado ambientale nella vita dei più poveri del mondo. I giovani esigono da noi un cambiamento. Essi si domandano com’è possibile che si pretenda di costruire un futuro migliore senza pensare alla crisi ambientale e alle sofferenze degli esclusi.


mercoledì 18 maggio 2016

Prime Comunioni

Domenica mattina giorno di Pentecoste 12 bambini hanno ricevuto per la prima volta l'Eucaristia, hanno cioè fatto la prima Comunione.
Alessandro
Andrea
Angelo
Annemarie
Desideria
Filippo
Ginevra
Lavinia
Michele
Nicole
Teresa
Veronique
Due dei bambini sono originari delle Filippine, una del Congo ed uno del Perù.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.





Cresime

Sabato Pomeriggio nella Messa vespertina di Pentecoste presieduta da Mons Francesco Canalini, 20 ragazzi della nostra comunità hanno ricevuto il sacramento della Cresima
Dio onnipotente,
Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che hai rigenerato questi tuoi figli
dall'acqua e dallo Spirito Santo
liberandoli dal peccato,
infondi in loro
il tuo santo Spirito Paràclito:
spirito di sapienza e di intelletto,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di scienza e di pietà,
e riempiti dello spirito del tuo santo timore.
Per Cristo nostro Signore.
Alessandro D’Urso
Ascanio Del Gallo Roccagiovine
Bognetti Giovanni
Corbucci Andrea
Eleonora Campello
Fabio Gallì
Filippo Sbordoni
Ilaria Elisabeth Danielli
Lapo Tornabuoni
Leone Scammacca Del Murgo
Lorenzo Pasqualetti
Maria De Angelis
Mario Gregor Monarchi
Martina Calautti
Paolo Lancellotti
Pietro Mascioli
Riccardo Arcari
Tommaso D’Urso
Adelaide Savino
Amanda Del Gallo Roccagiovine




8 maggio

Oggi è la festa della mamma! Auguri a tutte le mamme, quelle in terra e una preghiera a quelle che ci guardano dal cielo. Essendo l'8 maggio è il giorno in cui preghiamo la nostra Mamma del cielo con la supplica alla Madonna di Pompei
Supplica alla
Regina del SS. Rosario di Pompei
Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O Augusta Regina delle Vittorie, o Sovrana del Cielo e della Terra, al cui nome si rallegrano i cieli e tremano gli abissi, o Regina gloriosa del Rosario, noi devoti figli tuoi, raccolti nel tuo Tempio di Pompei, in questo giorno solenne, effondiamo gli affetti del nostro cuore e con confidenza di figli ti esprimiamo le nostre miserie.
Dal Trono di clemenza, dove siedi Regina, volgi, o Maria, il tuo sguardo pietoso su di noi, sulle nostre famiglie, sull’Italia, sull’Europa, sul mondo. Ti prenda compassione degli affanni e dei travagli che amareggiano la nostra vita. Vedi, o Madre, quanti pericoli nell’anima e nel corpo, quante calamità ed afflizioni ci costringono.
O Madre, implora per noi misericordia dal Tuo Figlio divino e vinci con la clemenza il cuore dei peccatori. Sono nostri fratelli e figli tuoi che costano sangue al dolce Gesù e contristano il tuo sensibilissimo Cuore. Mostrati a tutti quale sei, Regina di pace e di perdono.
Ave Maria
È vero che noi, per primi, benché tuoi figli, con i peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù e trafiggiamo nuovamente il tuo cuore.
Lo confessiamo: siamo meritevoli dei più aspri castighi, ma tu ricordati che sul Golgota, raccogliesti, col Sangue divino, il testamento del Redentore moribondo, che ti dichiarava Madre nostra, Madre dei peccatori.
Tu dunque, come Madre nostra, sei la nostra Avvocata, la nostra speranza. E noi, gementi, stendiamo a te le mani supplichevoli, gridando: Misericordia!
O Madre buona, abbi pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri defunti, soprattutto dei nostri nemici e di tanti che si dicono cristiani, eppur offendono il Cuore amabile del tuo Figliolo. Pietà oggi imploriamo per le Nazioni traviate, per tutta l’Europa, per tutto il mondo, perché pentito ritorni al tuo Cuore.
Misericordia per tutti, o Madre di Misericordia!

Ave Maria
Degnati benevolmente, o Maria, di esaudirci! Gesù ha riposto nelle tue mani tutti i tesori delle Sue grazie e delle Sue misericordie.
Tu siedi, coronata Regina, alla destra del tuo Figlio, splendente di gloria immortale su tutti i Cori degli Angeli. Tu distendi il tuo dominio per quanto sono distesi i cieli, e a te la terra e le creature tutte sono soggette. Tu sei l’onnipotente per grazia, tu dunque puoi aiutarci. Se tu non volessi aiutarci, perché figli ingrati ed immeritevoli della tua protezione, non sapremmo a chi rivolgerci. Il tuo cuore di Madre non permetterà di vedere noi, tuoi figli, perduti, Il Bambino che vediamo sulle tue ginocchia e la mistica Corona che miriamo nella tua mano, ci ispirano fiducia che saremo esauditi. E noi confidiamo pienamente in te, ci abbandoniamo come deboli figli tra le braccia della più tenera fra le madri, e, oggi stesso, da te aspettiamo le sospirate grazie.
Ave Maria

Chiediamo la benedizione a Maria

Un’ultima grazia noi ora ti chiediamo, o Regina, che non puoi negarci in questo giorno solennissimo. Concedi a tutti noi l’amore tuo costante ed in modo speciale la materna benedizione. Non ci staccheremo da te finché non ci avrai benedetti. Benedici, o Maria, in questo momento, il Sommo Pontefice. Agli antichi splendori della tua Corona, ai trionfi del tuo Rosario, onde sei chiamata Regina delle Vittorie, aggiungi ancor questo, o Madre: concedi il trionfo alla Religione e la pace alla Società umana. Benedici i nostri Vescovi, i Sacerdoti e particolarmente tutti coloro che zelano l’onore del tuo Santuario. Benedici infine tutti gli associati al tuo Tempio di Pompei e quanti coltivano e promuovono la devozione al Santo Rosario.
O Rosario benedetto di Maria, Catena dolce che ci rannodi a Dio, vincolo d’amore che ci unisci agli Angeli, torre di salvezza negli assalti dell’inferno, porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai conforto nell’ora di agonia, a te l’ultimo bacio della vita che si spegne.
E l’ultimo accento delle nostre labbra sarà il nome tuo soave, o Regina del Rosario di Pompei, o Madre nostra cara, o Rifugio dei peccatori, o Sovrana consolatrice dei mesti.
Sii ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra ed in cielo. Amen.
Salve Regina

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