martedì 23 giugno 2015

IL MIO RICORDO DI SUOR NIRMALA





Ho sentito questa mattina, alla radio, che è tornata al Padre suor Nirmala, colei che, dopo la morte di Madre Teresa di Calcutta, ha guidato le Missionarie della Carità.
Devo ringraziare il Signore di avermi fatto conoscere questa suora, questa donna stupenda. Quando stavo a Dragoncello e le Missionarie della Carità del ramo contemplativo, si stavano  insediando nei prefabbricati ai confini della Parrocchia, fu lei una delle prime sorelle che ho conosciuto. Minuta , esile ma con un sorriso e degli occhi stupendi. Fu lei che in diverse occasioni mi ha fatto incontrare con Madre Teresa , anzi una volta tutte e due me le ritrovai alla porta della canonica. Due donne meravigliose.  Mi presero per mano e mi accompagnarono nella loro casa  per fare una benedizione di tutti i locali prima dell’inizio ufficiale dell’attività.
Io non conosco l’inglese, come ambedue non conoscevano l’italiano: ma, non so perché, ci capivamo benissimo. C’era un linguaggio ‘diverso’ che intercorreva tra noi e che rendeva tutto comprensibile.
E’ stata presente alla consacrazione della Chiesa e con lei molte volte ho pregato in adorazione della loro spoglia cappellina, davanti all’Eucaristia, fonte di ogni forza e grazia.
Davanti all’Ostensorio  sembrava in estasi ed irradiava i raggi di grazia del Signore Gesù.
L’adorazione e la contemplazione assieme all’attività sono state il suo stile di vita.
Tra le reliquie che abbiamo messe nell’altare durante il rito di consacrazione, abbiamo inserito anche quelle di Madre Teresa: non era beata, era appena morta, ma tutti e due sapevamo che lo sarebbe diventata: ed avevamo ragione.
Aveva occhi bellissimi, quasi nascosti dai suoi grandi occhiali, che dicevano tutto: soprattutto il suo amore per il Signore. Una voce molto delicata ma decisa: una voce che insieme a quanto faceva, annunciava l’amore , la misericordia e la tenerezza di Gesù.
Si la tenerezza di Gesù verso ogni creatura verso il pianto, la sofferenza dei poveri, emarginati, ammalati  e degli umili.
Umile, come umile era Madre Teresa, disdegnava notorietà, preferiva sempre non stare mai in prima fila,  e umilmente chiedeva a me, come sacerdote, la benedizione di Dio. Sempre ogni volta che ci salutavamo.
Ha voluto che una suora pregasse ogni giorno per me. E questa per me è fonte di Grazia.
Quando seppi che era, alla morte di Madre Teresa, toccava a lei guidare le ‘Missionarie della Carità’ ho pensato che l’incarico non potesse esser occupato da persona più degna.
Poi per molti anni le nostre vite si sono separate.
Ho telefonato, appresa la notizia,  a Suor Assunta superiora della casa di Acilia, e gli ho espresso tutta la mia solidarietà: mi ha detto che ultimamente stava male, soffriva molto,  ma fino all’ultimo ha voluto impegnarsi per la Comunità, partecipando al capitolo generale ed ha concluso dicendomi: ‘sono sicura che è andata dritta, dritta in Paradiso’. Ne sono sicuro anche io, e vedendo la  foto delle sue spoglie mortali nella bara coperte da fiori, mi ha dato un senso di serenità.
Un senso di gratitudine al Signore per aver messo sulla mia strada una così bella e santa persona.


gran parte delle cose che hai scritto posso testimoniarle anche io: quel giorno ero a dragoncello, non ricordo se dopo aver suonato alla prima Messa di Domenica o alla seconda Messa ma ricordo che Suo Nirmala era nella piazzetta ( cortile ) della Chiesa con quegli occhi che sembravano aver visto tutto con la fede. Non ricordo bene la voce, ma i suoi occhi mi sono rimasti dentro il cuore. Piccola di statura e umile di cuore, anche nei gesti, nel modo di muovere la testa e le mani, un po come quando si dice che nella botte piccola c'è il vino buono in Suor Nirmala c'era molto ma molto di piu: la fede certa nel Signore, e te lo trasmetteva nell'immediato. Ricordo anche che aveva una mano piena di piccole medagliette della Madonna e le distribuiva ai parrocchiani. Poi se ne andò come se volesse ritirarsi dalle troppe attenzioni che ricevette , proprio perche umile e timida. Un saluto semplice ma per tutti! Quando il Signore plasma i suoi figli li rende bellissimi e leggiadri, e su Suor Nirmala aveva fatto proprio questo. Dio la riceva a braccia aperte con tutto il Suo Amore per l'Eternità!
Roberto
 

BOZZA PER UN PROGETTO PARROCCHIALE IN VISTA DEL GIUBILEO



Durante l’incontro di mercoledì scorso, cui in realtà hanno partecipato poche persone, dopo aver letto la relazione in cui si sintetizzava la ‘Bolla d’indizione’ del Giubileo Straordinario Misericordiae Vultus, abbiamo dato delle linee fondamentali e sommarie su cui riflettere in questo tempo per trovarci di nuovo in ottobre e renderle operative.
Intanto l’invito a tutta la Comunità parrocchiale a non ‘perdere un occasione’ così importante di crescita spirituale ed esperienza di fede. Sarà un tempo di ‘Grazia’, ma tutti siamo invitati a farlo nostro e a vivervelo con intensità. Uscire fuori dalla tiepidezza per rinvigorire la nostra vita spiritale ed accogliere personalmente e comunitariamente la ‘particolare chiamata del Signore’ per convertirci e vivere e donare il ‘perdono’.
All’inizio dell’anno sociale, verso ottobre, verrà proposto un breve ma intenso momento di ‘catechesi per adulti ove riscoprire e vivere il Sacramento della Riconciliazione; diciamocelo molto schiettamente per molti di noi la ‘Confessione’ è diventato un ‘optional’ della vita cristiana; magari lo viviamo saltuariamente e spesso, quasi giustificandoci, diciamo che non sappiamo cosa dire, o che ce la vediamo direttamente con il Signore. Crediamo che un percorso di approfondimento serva a tutti.
Per lo stesso motivo, durante l’anno in modo più diluito nel tempo, faremo degli incontri con i genitori dei bambini che frequentano la catechesi. Questi incontri saranno di approfondimento e anche condivisione reciproca e fraternità.
Don Stefano, in collaborazione con il Liceo Artistico Argan, preparerà iniziative per i giovani alle quali parteciperanno i nostri ragazzi delle scuole superiori per vivere l’Anno Santo. Con lo stesso Liceo si pensava anche di allestire un segno esteriore creato da alunni e docenti per caratterizzare in Chiesa l’evento del Giubileo.
Durante l’anno la preghiera verrà vissuta con più intensità nei momenti ordinari, ma avendo anche spazi personale con l’Adorazione Eucaristica, ogni primo venerdì’ del Mese; con la partecipazione alla celebrazione Penitenziale che faremo in Avvento e Quaresima ed eventualmente, a cura di famiglie che possono invitare, con la gruppi di preghiera in casa.
Vorremo dare spazio alla recita comunitaria del Vespro da situare o durante la Messa o in un momento ad esso dedicato come per esempio alle 19 in orario di chiusura della Chiesa.
Dedicare più spazio alle preghiere per i vivi, malati, anziani: celebreremo durante l’anno durante la Messa una Unzione degli Infermi comunitaria.
Ciascuno dovrebbe riflettere e secondo le proprie possibilità concretizzare, come dice Papa Francesco le opere di misericordia corporale: dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, assistere gli ammalati, visitare i carcerati, seppellire i morti. E non dimentichiamo le opere di misericordia spirituale: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti. Non possiamo sfuggire alle parole del Signore: e in base a esse saremo giudicati.
Inoltre come segno di Carità, a settembre, ci daranno i locali in via del Corso già utilizzati dalla Parrocchia prima del 2000. Oltre a svolgere le attività pastorali, la mattina faremo un servizio, coordinato dalla Caritas Roma, per dare la colazione alle persone di strada dalle 8 alle 9,30/10,00. Sarà un bel modo di concretizzare il nostro impegno verso gli ultimi. Non è una grande cosa, ma certo delle gocce d’acqua d’amore, per riempire il bicchiere.
Ci sarà da organizzare quindi la giornata proprio del giubileo della nostra Parrocchia. Definiremo la data che dovrebbe essere per i primi giorni di febbraio. Data l’importanza dell’evento lo faremo in un momento che non sia la domenica o un giorno di festa. Ma dovremo impegnarci a dare del nostro. Visto che lo programmeremo molto in anticipo, credo che gli adulti possono e debbano rinunciare ad un giorno di ferie e dedicarlo al Signore. E così i ragazzi ed i bambini per un giorno non andranno a scuola e non parteciperanno alle varie attività, sapendo che sarà un giorno dedicato al Signore. Lo dobbiamo a Lui; lo dobbiamo al suo amore misericordioso.
La nostra chiesa sarà quindi anche luogo di accoglienza. Sia per permettere ai vari pellegrini di pregare, celebrare la Messa e sostare. Allora anche in questo serviranno persone disponibili, alternandoci nel tempo e negli eventi sia nella logistica come nell’annuncio. Quindi sarà importante che conoscano e parlino correttamente le principali lingue: Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo, Portoghese….. ed altro se ci fosse.
Queste idee le abbiamo messe in cantiere, verranno annunciate e alla fine di settembre organizzate e concretizzate.
Don Giuseppe

UDIENZA DEL PAPA

Come già da tempo vi avevo avvisato, domenica prossima Papa Francesco vuole incontrare i Genitori ed i bambini sia che hanno fatto o faranno la catechesi sacramentale.
L'incontro è per le 18 ma già dalle 16 si può accedere alla Piazza San Pietro.
Ho in ufficio i biglietti per partecipare.
Quando passate davanti alla Parrocchia oppure anche domenica mattina se venite a Messa potete ritirarli.