mercoledì 22 gennaio 2014

L’INTERVENTO DI RESTAURO RESURREZIONE DI CRISTO – 1602 CRISTOFORO RONCALLI detto il POMARANCIO

Sembra tanto lontana, ma si avvicina la Pasqua di Resurrezione.
In questa occasione la nostra Chiesa vivrà, assieme alla grazia e ricchezza che ci proviene dalla notte del Sabato santo, un momento intenso di emozione. Infatti collocheremo nella Cappella del Crocefisso, luogo della sua prima destinazione, il Cristo Risorto del Pomarancio, rendendo questa magnifica opera visibile a tutti per l'ammirazione e la preghiera.



PROGETTO PER  L’INTERVENTO DI RESTAURO
RESURREZIONE DI CRISTO – 1602 CRISTOFORO RONCALLI detto il POMARANCIO 
Intervento di ricollocazione del dipinto: spostamento dalla parete curva del Battistero e posizionamento nella parete diritta della Cappella del Crocefisso (prima a destra), nella quale si trovava originariamente (fino al 1910). “Per lo spostamento dalla cappella all’attuale collocazione, nel 1910 la tela ha subito dei tagli, venendo rimpicciolita. Le figure a terra sui lati sembrano mutile (kirwin 1972)”. Da scheda 0A-C N. Cat. Gen. 12/00821062.

STATO DI CONSERVAZIONE
L’opera, in buono stato di conservazione, presenta un leggero allentamento sul bordo sinistro. Non è possibile visionare i bordi della tela per stabilire in anticipo se effettivamente ha subito dei tagli perimetrali o dei ripiegamenti della tela stessa. Perciò, prima istanza, sarà indispensabile lo studio in situ  eseguendo saggi conoscitivi per impostare correttamente il lavoro in accordo con la D.L.. La metodologia d’intervento sarà messa a punto analizzando l’applicazione di materiali idonei nel rispetto dell’opera.





OPERAZIONI DI RESTAURO PREVISTE

OPERAZIONE DI PROTEZIONE DELLA PELLICOLA PITTORICA
Velinatura del recto del dipinto con finalità di sostegno o protezione, da effettuarsi, se necessario, preliminarmente ad operazioni di consolidamento, foderatura, movimentazioni.

OPERAZIONI DI FODERATURA
Foderatura con adesivi (naturali o sintetici secondo necessità) dei bordi nei casi in cui il supporto e la preparazione sono in uno stato di conservazione buono e non è necessaria, una foderatura completa; al fine di permettere il montaggio su un telaio di una tela che presenti dei bordi insufficienti a tale operazione.

RINTELAIATURA
Montaggio su nuovo telaio ligneo estensibile.

OPERAZIONI DI PROTEZIONE SUPERFICIALE E PRESENTAZIONE ESTETICA
Stuccatura delle lacune degli strati pittorici e rasatura delle stuccature mediante applicazione a spatola e rasatura con bisturi e carte abrasive.
Reintegrazione pittorica delle lacune degli strati pittorici, mediante applicazione per stesure successive di colori, ad acquarello o a vernice, con finalità di ricostituzione del tessuto cromatico e di riduzione dell'interferenza visiva delle lacune.
Verniciatura della pellicola pittorica mediante applicazione a pennello e per nebulizzazione di resine sintetiche in soluzione, con finalità di protezione e ristabilimento del corretto indice di rifrazione della superficie.

Spesa prevista per il restauro e ricollocazione dell’Opera del Pomarancio:
circa  € 6000.

Chiediamo a chiunque potesse darci una mano per raggiungere questo intento.
Bonifico a: PARROCCHIA SAN GIACOMO IN AUGUSTA - Monte dei Paschi di Siena - Ag. 88 - Roma - Filiale 08683 - IBAN 1- IT 29 C 01030 03232 000001407763
Causale: Restauro Pomarancio

Evangelii gaudium


Accogliendo anche noi con gioia, l'invito del Cardinale Vicario Vallini, cercheremo di approfondire l'esortazione apostolica Evangelii gaudium di Papa Francesco.
Lo faremo durante i consueti incontri del Giovedì, iniziando dalla prossima settimana, dopo la celebrazione della Messa delle 17.30.

Questo è l'invito che ci viene rivolto dal Cardinale:
Carissimo Confratello,
lo scorso 24 novembre, alla chiusura dell’Anno della Fede, Papa Francesco ha pubblicato l’Esortazione Apostolica Evangelii gaudium. All’inizio del testo il Santo Padre con parole franche ha scritto: “Non ignoro che oggi i documenti non destano lo stesso interesse che in altre epoche, e sono rapidamente dimenticati”. E ha aggiunto: “Ciò nonostante, sottolineo che ciò che intendo qui esprimere ha un significato programmatico e dalle conseguenze importanti. Spero che tutte le comunità facciano in modo di porre in atto i mezzi necessari per avanzare nel cammino di una conversione pastorale e missionaria, che non può lasciare le cose come stanno” (n. 25).
Si tratta di un documento di ampio respiro, ricco di argomentazioni, che tocca i grandi temi della pastorale di oggi, e soprattutto è coinvolgente e stimolante per lo spirito che lo pervade, la passione che lo anima, la chiarezza espositiva, le prospettive che apre, senza nascondere problemi e sfide. Personalmente ho salutato con gioia il documento pontificio, trovando in esso un grande sostegno al progetto pastorale di impronta missionaria che stiamo portando avanti in questi anni.
Il Consiglio dei Prefetti di lunedì scorso, 13 gennaio, riunito per programmare il Convegno diocesano del prossimo giugno, ha sottolineato opportunamente che, dopo Evangelii gaudium, nessun discorso pastorale può prescindere dallo spirito e dagli orientamenti chiari e incisivi del documento papale, tanto da essere indilazionabile farlo conoscere ed assimilare, per quanto possibile, da tutte le comunità. Ne sono profondamente convinto anch’io. Dobbiamo quindi prendere l’impegno affinché, come ci chiede il Papa, Evangelii gaudium non sia “rapidamente dimenticato”. Se lo studio del testo per noi sacerdoti sarà fatto nelle Prefetture, è necessario che un lavoro analogo avvenga in ogni parrocchia e comunità per tutti i fedeli, a cominciare dagli operatori pastorali.
E’ per questo motivo che il Consiglio Episcopale, riunitosi dopo il Consiglio dei Prefetti, ha deciso di chiederti di programmare per la prossima Quaresima nella tua parrocchia o comunità una serie di incontri per presentare l’Esortazione Apostolica, seguendo possibilmente il metodo di introdurre il dialogo tra i partecipanti con una breve esposizione, e invitando in precedenza le persone a leggere il testo. Ogni incontro dovrebbe porre la domanda: in che misura quanto il Papa ci chiede può essere messo in pratica nella nostra comunità? Confidiamo che questo lavoro porterà frutti e ci immetterà nel clima giusto per celebrare il Convegno diocesano del prossimo giugno sulla tappa eucaristica e crismale dell’iniziazione cristiana.
Caro Confratello, il Signore sostenga con la sua grazia il nostro impegno nel far crescere la nostra amata Chiesa di Roma.
Fraterni saluti
Dal Vicariato, 20 gennaio 2014
Agostino Card. Vallini
Vicario Generale di Sua Santita’
per la Diocesi di Roma

Nella Preghiera....... Con Carlotta

Domenica mattina, come annunciato, durante la Messa delle 11.30, si è pregato per Carlotta in occasione della donazione del 'Sandalo Francescano' in sua memoria.
Assieme alla comunità parrocchiale, i bambini ed i genitori, erano presenti Adelina e Vittorio, mamma e papà, Matteo, fratello, e Alessandro, fidanzato, assieme ad altri amici e conoscenti, tra i quali Antonella, autrice dell'opera.
Don Giuseppe, riferendosi, al Vangelo della Domenica ha voluto sottolineare l’episodio di Giovanni il Battista che presenta ai Discepoli Gesù come Agnello di Dio.
Anche a Carlotta il Giorno della domenica delle Palme è stato presentato Gesù dalle parole di Papa Francesco: a voi Giovani affido la Croce di Cristo.
Dopo aver ascoltato queste parole la sua vita è cambiata ed ha accettato con serenità la Croce che nel dolore  stava portando. Ha sempre lottato per la vita ma non si è mai tirata indietro davanti alla sofferenza. Anche aiutando gli altri. Passo dopo passo ha seguito il Signore e per noi è stata esempio di fede.
Dobbiamo un Grazie a Dio per questo incontro che tutti ci ha arricchiti.