lunedì 16 febbraio 2009

PREGHIERA DI GIOVANNI PAOLO II DINANZI ALLA TOMBA DI SAN GIACOMO


Santiago de Compostela (Spagna) - Sabato, 19 agosto 1989


San Giacomo!

Sono qui, nuovamente, presso il tuo sepolcro al quale mi avvicino oggi, pellegrino da tutte le strade del mondo, per onorare la tua memoria ed implorare la tua protezione.


Giungo dalla Roma luminosa e perenne, fino a te che ti sei fatto pellegrino sulle orme di Cristo ed hai portato il suo nome e la sua voce fino a questo confine dell’universo. Vengo dai luoghi di Pietro e, quale suo successore, porto a te che sei con lui colonna della Chiesa, l’abbraccio fraterno che viene dai secoli ed il canto che risuona fermo ed apostolico nella cattolicità.


Viene con me, san Giacomo, un immenso fiume giovanile nato dalle sorgenti di tutti i paesi della terra. Qui lo trovi, unito e sereno alla tua presenza, ansioso di rinnovare la sua fede nell’esempio vibrante della tua vita. Veniamo a questa soglia benedetta in animato pellegrinaggio.


Veniamo immersi in questo copioso esercito che sin dalle viscere dei secoli è venuto portando le genti fino a questa Compostela dove tu sei pellegrino ed ospite, apostolo e patrono. E giungiamo qui al tuo cospetto perché andiamo uniti nel cammino. Camminiamo verso la fine di un millennio che desideriamo sigillare con il sigillo di Cristo.


Camminiamo ancora oltre, verso l’inizio di un millennio nuovo che desideriamo aprire nel nome di Dio. San Giacomo, abbiamo bisogno per il nostro pellegrinaggio del tuo ardore e del tuo coraggio. Per questo veniamo a chiederteli fino a questo “finisterrae” delle tue imprese apostoliche.



Insegnaci, Apostolo ed amico del Signore, la via che porta a lui. Aprici, predicatore delle Spagne, alla verità che hai imparato dalle labbra del Maestro. Dacci, testimone del Vangelo, la forza di amare sempre la vita.



Mettiti tu, patrono dei pellegrini, alla testa del nostro pellegrinaggio di cristiani e di giovani. E come i popoli all’epoca camminarono verso di te, vieni tu in pellegrinaggio con noi incontro a tutti i popoli.



Con te, san Giacomo apostolo e pellegrino, desideriamo insegnare alle genti d’Europa e del mondo che Cristo è - oggi e sempre - la via, la verità e la vita.

Cappella San Giacomo

Da molti anni la parrocchia ospita ed usufruisce del bellissimo servizio della Cappella San Giacomo, diretta ed organizzata dal bravissimo Maestro Flavio Colusso, sempre coadiuvato dalla sempre presente moglie Silvia.
Sopratutto nei momenti liturgici importanti la loro presenza aiutano tutti noi a pregare ed elevare lo spirito.
La notte di Natale, la celebrazione di Tutti i Santi, l'Immacolata e Primi Vespri di alcune solennità, sono i momenti in cui la presenza della Cappella caratterizza il momento liturgico che si sta vivendo.
La domenica pomeriggio con l'alternanza di ottimi organisti, sono presenti alla messa delle 17.30, ma soprattutto il loro sforzo nella nostra parrocchia si concentra nel triduo e festa di San Giacomo il 25 luglio.
Il video allegato rappresenta proprio uno dei momenti del Triduo della festa del Santo Patrono.

Opere d'arte su San Giacomo in Affidamento alla nostra Chiesa

All'interno dell'Ospedale era conservata una splendida statua di età tardo medievale (sec. XIV-XV) di rara bellezza. Era situata al termine dell'atrio che porta da un lato agli alloggi dei medici e dei cappellani e dall'altro all''Ufficio Tecnico.
Nel periodo di smobilitazione e confusione del Nosocomio, la sopraintendenza alle Belle Arti, su interessamento della Dottoressa Capriotti, ha voluto affidare in custodia temporanea questa statua alla Parrocchia di San Giacomo, assieme ad una bellissima tela del '600 conservata nella sacrestia della Cappella Santa Maria Porta Paradisi.

La statua è di una bellezza austera. Ad altezza naturale, si presenta con la durezza delle sculture medioevali che fanno molto pensare allo stile di 'Arnolfio di Cambio' anhe se certamente è di età di molto posteriore.
E' stata posta nella parte anteriore destra della basilica, appoggiata al pavimento senza una base, che, se da un lato ne sminuisce la visibilità, dall'altro avvicina l'opera al visitatore che può ammirarla con calma nei suoi minimi particolari.



In realtà guardandola non può sfuggire che il baricentro è spostato in avanti: segno evidente della sua prima collocazione in una nicchia o basamento alto che avesse potuto mostrare meglio la fattezza.
La scultura presenta la consueta iconografia Jacopea. Volto simile al Cristo con capelli lunghi e barba, bastone del pellegrino, conciglia e libro in mano.
Il volto molto duro appare più di un 'Guardiano della fede' o 'Cavaliere', che quello di un Santo. Sembra quasi irato (certo qualcosa avrebbe da dire Giacomo 'Il Maggiore', per la chiusura dell'Ospedale).

Il bastone sembra più una spada, e gli abiti che indossa ben curati nei minimi particolari, più che luturgici, sembrano vesti da indossare sotto l'armatura.


Vale la pena ammirare questa opera che ai pù sfugge entrando in chiesa, per la sua infelice collocazione. Anche perchè la sua collocazione provvisoria permette di potersi avvicinare in modo tangibile ed unico.

Nell'ultima cappella di destra è stato posta la grande tela di oltre tre metri, rafficurante San Giacomo. Sicuramente dei primi del '600 è stata dipinta al termine della costruzione della Chiesa consacrata nel 1602 e rappresenta il Santo con alle spalle la Basilica l'Ospedale e l'immagine della Madonna dei Miracoli.
Molto probabilmente proprio all'interno di questo edificio era situata la sua prima collocazione e solo in seguito fu conservato nella sacrestia della cappella Santa Maria Porta Paradisi.