sabato 22 settembre 2012

Proposta "Nostra Ecclesia" di Michele Barbone






Ricevo da Michele una proposta molto interessante inerente alle attività che si potrebbero svolgere durante l'Anno della Fede.
Volentieri la condivido con voi sul Blog.




Proposta dell’attività “Nostra Ecclesia”
finalizzata alla celebrazione
dell’Anno della Fede
 
In occasione dell’avvicinarsi della data dell’11 ottobre 2012 in cui ricorre il cinquantenario dell’apertura del Concilio Vaticano II indetto da Sua Santità Papa Giovanni XXIII si potrebbero realizzare delle attività che favoriscano e sollecitino da parte di tutti i fedeli e del clero un maggior coinvolgimento nella vita della Chiesa. Traendo ispirazione dal celebre discorso “Gaudet Mater Ecclesia”, ritengo che il clero debba assolvere alla funzione di stimolare i fedeli a vivere una vita partecipativa, attiva nell’ambito della comunità cristiana. In una società come quella attuale, permeata dal multiculturalismo, aggredita dalla perniciosa abitudine alla mercificazione di tutti gli aspetti e i bisogni dell’uomo, nonché connotata dall’acclarata strategia del sistema finaziario speculativo a rendere l’individuo eclusivamente un acquiesciente utente/consumatore e che si caratterizza per la tendenza al nichilismo e al relativismo morale e spirituale, reputo che la Chiesa non possa restare passiva nell’attesa che i credenti ritrovino il cammino verso l’ecumenismo, la solidarietà, la responsabilità sociale e familiare. Così come Gesù si recò a cercare i suoi Apostoli per esortarli a diffondere la Parola di Dio, allo stesso modo la Chiesa dovrebbe ampliare la propria offerta partecipativa integrata alle famiglie e all’intera comunità dei fedeli.
Nello stato attuale di evidente necessità di riavvicinare i fedeli ad una maggiore presenza nelle attività delle parrocchie, che non si limiti alla mera partecipazione liturgica, si potrebbe organizzare un’attività (cui ho attribuito  la denominazione di “Nostra Ecclesia”) basata su una serie di incontri tra le comunità parrocchiali delle diverse città italiane tramite l’effettuazione di viaggi che abbiano valore didattico, sia sotto l’aspetto culturale che spirituale: si potrebbe ciòè organizzare una serie di viaggi di breve periodo durante il quale la comunità parrocchiale si reca in trasferta in un’altra città italiana. Giunta in quella sede, la comunità parrochiale sarà stimolata a svolgere attività di conoscenza della diversa realtà parrocchiale presso cui si recherà in visita. Materialmente la visita/incontro potrebbe svolgersi visitando un determinato numero di chiese e/o conventi, o santuari esercitando nel contempo l’attività di preghiera, di dialogo tra le diverse realtà parrocchiali, di penitenza e di comprensione delle diverse problematiche che caratterizzano quel territorio. Ad esempio, la comunità parrocchiale della nostra Basilica S. Giacomo in Augusta potrebbe recarsi in visita presso la parrocchia (e la chiesa) di una città del Piemonte e viceversa. In tal modo le comunità parrocchiali delle diocesi d’Italia potrebbero incontrarsi nell’unità della Fede e pur nella diversità dei luoghi, delle problematiche che quotidianamente affrontano; e ciò potrebbe anche agevolare forme di rinnovata collaborazione e consolidamento delle sinergie tra le Parrocchie e le stesse diocesi.
Se è vero che ciascun individuo tende a ritenersi appartenente al territorio in cui vive ed opera, ed è pertanto interessato esclusivamente alle dinamiche sociali di cui quotidianamente è parte integrante, allo stesso modo, se si forniscono ai fedeli gli strumenti per ampliare la propria conoscenza delle realtà parrocchiali in cui si articola l’operato della Chiesa, ciascuno di loro avrà modo di recepire e comprendere in maniera più approfondita le attività spirituali e sociali svolte nell’ambito delle varie diocesi e sarà maggiormente esortato, quindi indotto all’assunzione delle proprie responsabilita nella propria parrocchia, nella propria famiglia, nella propria società.

Organizzazione delle visite/incontri dell’attività “Nostra Ecclesia”

L’organizzazione del viaggio potrebbe essere articolata nelle modalità di seguito indicate:

·                   Si potrebbero concordare i viaggi con l’Opera Roma Pellegrinaggi che dispone di apparato logistico e mezzi di trasporto (pullman);
·                   La permanenza nella diocesi, e quindi nella sede parrocchiale prescelta e prestabilita, di altro capoluogo, potrebbe avere una durata di 2 o 4 giorni;
·                   Il periodo di svolgimento di tali visite/incontri potrebbe essere stabilito a cadenza bimensile, oppure concentrato nel periodo successivo alla Pentecoste quando il clima diviene generalmente più benevolo;
·                    Per quel che concerne il vitto e l’alloggio si potrebbero coinvolgere, i conventi, le sedi parrocchiali (che abbiano una capacità di ospitalità e di accoglienza), le case famiglia e le sedi ecclesiastiche che siano già preposte all’espletamento di tale attività;
·                   Ciascun membro della parrocchia parteciperebbe all’iniziativa fornendo un contributo, necessario per sostenere le spese di organizzazione, trasporto, vitto, alloggio, e varie. Ovviamente il costo di partecipazione a tali visite/incontri dovrebbe essere minore per i bambini e ragazzi fino ai 16 anni rispetto agli adulti.

Offrendo la possibilità, alle famiglie, agli anziani e ai giovani di conoscere realtà di Fede diverse dalla propria favorirebbe un’interazione maggiore tra le comunità parrocchiali e potrebbe costituire il viatico per una più concreta partecipazione dei fedeli alle attività della propria parrocchia. In tal modo, l’attività ludica, l’esperienza del viaggio, lo stimolo alla conoscenza delle bellezze artistiche e architettoniche dei luoghi di culto della ristianità e la scoperta della storia delle altre comunità parrocchiali potrebbe far comprendere a ciascun fedele quanto sia realmente importante la partecipazione attiva alla vita della Chiesa mediante l’esercizio quotidiano della Fede, l’attività individuale e collettiva della preghiera, la dedizione al prossimo e la determinazione ad assolvere ai propri compiti familiari e sociali secondo il principio di responsabilità.
Questa iniziativa “Nostra Ecclesia” potrebbe realmente favorire un dialogo tra le diverse comunità parrocchiali e porebbe stimolare le diocesi a prevedere e organizzare forme più di dinamiche di associazione e partecipazione dei fedeli alla vita della Chiesa. Ciascun fedele non si sentirebbe più isolato nel silenzio della sua preghiera e nell’arduo sforzo di ricercare la Fede, ma si percepirebbe come parte integrante e attiva di una comunità che opera per il bene comune di ogni Cristiano (e anche dei non credenti) nel nome del Signore Gesù. Si percepirebbe come parte di un’Ecclesia che realmente apre le braccia all’umanità e all’amore che promana dai suoi fedeli e d offrirebbe loro una possibilità di sentirsi testimoni della Verità di Nostro Signore Gesù Cristo.



Michele Barbone

Giovanni XXIII Discorso alla Luna



“Cari figlioli, sento le vostre voci. La mia è una sola, ma riassume tutte le voci del mondo; e qui di fatto il mondo è rappresentato. Si direbbe che persino la luna si è affrettata stasera… Osservatela in alto, a guardare questo spettacolo… Noi chiudiamo una grande giornata di pace… Sì, di pace: ‘Gloria a Dio, e pace agli uomini di buona volontà’.    

Se domandassi, se potessi chiedere ora a ciascuno: voi da che parte venite? I figli di Roma, che sono qui specialmente rappresentati, risponderebbero: ah, noi siamo i figli più vicini, e voi siete il nostro vescovo. Ebbene, figlioli di Roma, voi sentite veramente di rappresentare la ‘Roma caput mundi’, la capitale del mondo, così come per disegno della Provvidenza è stata chiamata ad essere attraverso i secoli.

La mia persona conta niente: è un fratello che parla a voi, un fratello divenuto padre per volontà di Nostro Signore… Continuiamo dunque a volerci bene, a volerci bene così; guardandoci così nell’incontro: cogliere quello che ci unisce, lasciar da parte, se c’è, qualche cosa che ci può tenere un po’ in difficoltà… Tornando a casa, troverete i bambini. Date loro una carezza e dite: “Questa è la carezza del Papa”. Troverete forse qualche lacrima da asciugare. Abbiate per chi soffre una parola di conforto. Sappiano gli afflitti che il Papa è con i suoi figli specie nelle ore della mestizia e dell’amarezza… E poi tutti insieme ci animiamo: cantando, sospirando, piangendo, ma sempre pieni di fiducia nel Cristo che ci aiuta e che ci ascolta, continuiamo a riprendere il nostro cammino. Addio, figlioli. Alla benedizione aggiungo l’augurio della buona notte”.

Assemblea Parrocchiale del 20 settembre



Ieri sera, alle 18.30 come programmato, si è tenuta l’Assemblea Parrocchiale nella Cappella della Madonna del Rosario. Purtroppo la partecipazione non è stata particolarmente numerosa, ma, alla presenza di una dozzina di parrocchiani, dopo la preghiera, abbiamo proceduto nel seguire l’ ORDINE DEL GIORNO

Ø  Lettera del Cardinale per l’attuazione del Convegno circa l’Amministrazione del Battesimo
Anche la nostra Parrocchia seguirà le indicazioni espresse dalla Lettera del Vicario, frutto del convegno di Giugno. Certamente la nostra parrocchia, essendo piccola, avrà pochi battesimi l’anno. Questa carenza ci aiuterà a preparare in modo migliore e a seguire le coppie che presenteranno il loro bambino per essere battezzato. Il problema della Evangelizzazione, abbiamo notato, è molto più ampio, forse bisognerebbe seguire meglio e discernere a priori la scelta cristiana del matrimonio della coppia.
Ma anche il battesimo dei bambini può essere una occasione per la formazione permanente degli adulti, per una fede più matura e cosciente. Anche noi con fiducia e coraggio ci incammineremo nel progetto che la Diocesi man mano ci aiuterà a comprendere. Una coppia giovane di sposi sarà a disposizione della Comunità per accogliere, preparare e seguire i genitori in questo percorso di fede.
Ø  ANNO DELLA FEDE
Il Santo Padre ha proclamato l’Anno della Fede in Concomitanza con il 50° anniversario dell’inizio del Concilio Vaticano II: grande tempo di grazia della Chiesa. E’stato un momento in cui lo Spirito Santo ha manifestato  concretamente la sua presenza nella Storia. Leggendo le costituzioni dogmatiche, che fanno parte del nostro patrimonio di fede, quindi del nostro Credo, possiamo vedere come, nonostante siano trascorsi 50 anni, il linguaggio, contenuto e spiritualità siano attuali. E, se da un lato, la loro attualità ci indicano anche oggi una guida nella vita di fede, dall’altro, con amarezza constatiamo quanto poco siamo cambiati in cinquant’anni e quanto cammino resta da fare nel concretizzare le indicazioni date.
Per questo il Concilio Vaticano II sarà la ‘luce-guida’ in ogni attività spirituale, liturgica, comunitaria durante il corso di quest’Anno Pastorale.
Ø  Inizieremo l’Anno della Fede, nella nostra Parrocchia, con una Celebrazione l’11 ottobre. Dopo la solenne Apertura del Santo Padre e la Fiaccolata dell’Azione Cattolica in piazza San Pietro, tutte le parrocchie del Centro Storico sono invitate a restare aperte per permettere, a chi lo volesse, di avere uno spazio di preghiera.
Anche noi abbiamo programmato un momento comunitario alle 21.15. Don Stefano ha preparato uno schema in cui verranno presentati in 4 tappe dei brani scelti dalle varie costituzioni dogmatiche del Concilio che saranno intercalate da brani biblici, salmi e momenti di raccoglimento coadiuvati da Musica sacra organizzata dal Maestro della Cappella San Giacomo, Flavio Colusso.
Ø  Domenica di Cristo Re: Consegna dell’Acqua Benedetta. Quando ero bambino, ricordo che, sul comodino accanto al letto dei nonni e dei miei genitori, o vicino alla porta di casa, c’era un acquasantiera. E la mattina e la sera con l’acqua benedetta ci si segnava il corpo col segno della Croce.
Vorremmo riprendere questa bella abitudine donando durante la Messa una boccetta d’acqua santa da portare a casa. Può esser un aiuto per ricordarsi ogni giorno che, nel battesimo, siamo diventati cristiani e dobbiamo in ogni momento della giornata darne testimonianza autentica.
Ø  Consegna del pane benedetto e libretto delle preghiere per il pranzo. Durante la Quaresima verrà consegnato, insieme a pane benedetto, un opuscolo con le preghiere da recitare a casa, la domenica prima del pasti. Questo serve per offrire l’occasione di pregare insieme in famiglia, almeno la domenica che si sta tutti insieme, ed esercitare visibilmente, attraverso la benedizione, la funzione sacerdotale dei genitori.
Ø  Via Lucis dopo Pasqua. E’ una pia pratica in uso da non molti anni. Dopo il percorso della Passione di Gesù con la Via Crucis, si propone il percorso della Resurrezione della Via Lucis durante la quale vengono posti, alla riflessione e preghiera, i momenti principali della Presenza del Risorto fino alla Pentecoste. Con la probabile collaborazione dell’Accademia delle Belle Arti che ci fornirà i pannelli, verranno allestite nella nostra chiesa quindici tavole in cotto refrattario, opera dell’artista Silvana Pierangelini Recchioni, raffiguranti le stazioni della via Lucis, davanti alle quali, durante il periodo pasquale, scopriremo questa pia pratica di preghiera poco conosciuta.
Ø  Avendo la nostra parrocchia il titolo di San Giacomo In Augusta, abbiamo proposto di progettare, insieme al nostro Vescovo Ausiliare Mons. Matteo Zuppi e in collaborazione con l’Opera Romana Pellegrinaggi, già contattata, una Celebrazione diocesana sul tema  ‘Potete bere il calice che io bevo?’ a cui sono invitati quanti in Roma abbiano fatto Il cammino di Santiago di Compostela. L’iniziativa è in ‘fieri’; si terrà probabilmente in primavera, e  noi, come Comunità Parrocchiale, siamo felici di organizzarla, accoglierla e viverla come momento di fede.
Ø  Date le mie condizioni fisiche ancora molte attività mi son negate. Ma quest’anno vorrei in ogni caso, portare la presenza della nostra Comunità  parrocchiale in ogni casa, con la Benedizione delle Famiglie  che da anni non riesco a fare. Con collaborazione dei sacerdoti del collegio ‘San Carlo’ che si sono mostrati disponibili, tramite la loro presenza e una nostra lettera, cercheremo di arrivare a tutte le famiglie del territorio parrocchiale.
Ø  Un segno visibile che vorremmo resti nella nostra Chiesa in ricordo dell’Anno della Fede, sarà il Restauro dell’altare della Madonna dei Miracoli. In un primo momento avevo pensato si potesse realizzare per l’ 8 dicembre, ma purtroppo i tempi burocratici si sono prolungati; pertanto la data sarà da procrastinare. I lavori comunque avranno inizio tra due settimane. Sarà certamente chiesto uno sforzo economico alla comunità, ad enti e associazioni presenti nel Tridente, per raggiungere la somma di 15.000  €, quale è il preventivo del restauro.

Anche nella vita ordinaria delle attività comunitarie abbiamo deciso di sottolineare il momento di grazia che ci viene dall’Anno della Fede.
Ø  Ogni primo venerdì del mese dopo la Messa delle 17.30, faremo l’Adorazione e Benedizione Eucaristica
Ø  Ogni giorno, dal mese di Ottobre, particolarmente dedicato a Maria, prima della Messa delle 17.30 ci sarà la recita del Santo Rosario presieduta da un sacerdote.
Ø  Sappiamo che persone di altre fedi, hanno la giornata scandita da  momenti di pausa per fermarsi e pregare il Signore. L’abbiamo anche noi Cristiani questo bisogno e certamente la pia pratica della preghiera dell’Angelus, in questo, può esserne motivo. Pertanto, per aiutare ciascuno di noi a cercare ogni giorno questo semplice spazio di preghiera, dopo la messa delle 8.30 delle 11.30 (domenica) e 17.30  o 18.30, dopo il catechismo e al termine di ogni attività  parrocchiale,  reciteremo comunitariamente la preghiera dell’Angelus.
Ø  I Testimoni della fede sono i Santi. Ci impegneremo a valorizzare il loro esempio in occasione della loro memoria, durante la Messa, illustrando sinteticamente vita e carisma che li hanno contraddistinti nella sequela a Cristo.
Ø  Riprenderanno gli incontri mensili con Don Stefano su alcuni documenti importanti del Vaticano II, presto verrà pubblicato il calendario.
Ø  Il giovedì dopo la Messa delle 17.30 ci sarà la Lectio Divina.

In chiusura dell’assemblea abbiamo pensato di organizzare per i bambini e ragazzi una specie di oratorio  il sabato pomeriggio: questo permetterebbe loro di vedere la Parrocchia non solo come luogo di preparazione ai sacramenti o di preghiera, ma anche di amicizia, aggregazione e vita fraterna. Purtroppo la nostra chiesa è priva di locali idonei, ma quanto abbiamo vorremmo metterlo a disposizione comprando un tavolo di ping pong, e un biliardino e utilizzando la sala superiore per giochi da tavolo o altre attività.
Per realizzare tutto ciò occorrerà soprattutto la collaborazione e presenza (magari alternata) dei genitori.