mercoledì 30 ottobre 2013

PROGRAMMA PASTORALE PER L’ANNO 2013-2014




La vita di ogni Comunità Cristiana, e quindi di ogni Parrocchia, si fonda : sull’Annuncio (Catechesi) Liturgia (Preghiera) Carità (Amore verso il Prossimo) e Comunione (Condivisione)
La nostra Parrocchia vive di due diverse realtà che sono proprie delle Chiese del centro storico: quella di appartenenza (dove uno realmente abita) e quella di elezione (quella che uno ha deciso di frequentare). Questo comporta necessariamente alcune difficoltà, in quanto, per le iniziative che si possono prendere a livello di catechesi, o caritative o anche di ‘condivisione fraterna’, alcuni certamente non potranno partecipare, provenendo da altre zone di Roma, ma ambedue le tipologie di ‘parrocchiano’ devono esser tenute presenti, in una programmazione anche se, per ovvi, motivi nelle scelte va privilegiata la ‘parrocchia residenziale’. L’organizzazione comunque,  non potrà essere come quella delle parrocchie di periferia o di una volta: pur avendo le stesse attività i ‘numeri’ sono diversi e potrebbero indurre ad uno scoraggiamento.
                Fatta questa premessa  sarà nostro impegno coordinare, nelle dimensioni che sopra abbiamo indicato, l’esigenza di una comunione all’interno della comunità Parrocchiale di San Giacomo.
C’è poi la ‘richiesta’ che sottolinea costantemente Papa Francesco, quella di uscire fuori dalla nostra Chiesa, non essere autoreferenziali per divenire ‘ Missionari’. Ma che cosa significa questo nella nostra realtà? Cosa possiamo concretamente fare? Saranno delle domande che dovremo porci continuamente nell’arco dell’Anno Pastorale
                Intanto vediamo come realizzare le quattro dimensioni di Chiesa.
Catechesi.
Si continua con i bambini  e ragazzi per la preparazione alla prima Comunione ( 3 e 4 elementare) e alla Cresima (1 Media).
Più o meno ne ‘ruotano’ attorno alla Parrocchia una quarantina. Una particolare attenzione daremo ai preadolescenti di 3 media e primi anni scuola superiore. Si sta creando un Gruppo, animato dai giovani del GAM, per favorire una esperienza di vita comunitaria. La cosa sta nascendo adesso con relative problematiche di ‘persone ed orari’ non sempre compatibili per tutti. Oltre alla disponibilità dei ragazzi del GAM, come spazi avremo anche l’opportunità di utilizzare, all’occorrenza, alcuni locali del San Giuseppe De Merode , del Centro Giovanni Paolo II, all’interno della Basilica di San Carlo, ed i campi di Villa Flaminia. Creato un piccolo gruppo, è nostro intento invitare i ragazzi delle scuole medie della zona, dell’istituto San Giuseppe e fare esperienza di interparrocchialità.
                Dopo lunga insistenza,(* cfr. lettera a Zingaretti) con il sollecito e costante interessamento di Mons. Zuppi, nostro vescovo ausiliare, durante l’anno ci verranno riconsegnati i locali che storicamente sono stati usati dalla Parrocchia fino al 1999 e unilateralmente sottratti dalla USL per utilizzarli come CUP per l’ospedale San Giacomo. Dovrebbero (dico dovrebbero perché conosco le lentezze burocratiche degli enti) essere date di nuovo in uso alla Comunità per essere utilizzati come luogo di incontro, condivisione, formazione e anche ‘Carità’; ma di questo ne parleremo a consegna avvenuta.
                Catechesi degli Adulti, la faremo il Giovedì dopo la Messa delle 17.30 con la Lectio Divina: lettura approfondimento della Parola di Dio della Domenica. Poi in Avvento, Quaresima e dopo Pasqua, sempre nello stesso orario avremo incontri ‘a tema’ che verrà indicato, condotti da chi ne sa più di me: una Studiosa di Teologia, anche se io sarò presente.
Ad oggi sono presenti poche persone: si vorrebbe ampliare la partecipazione sconvolgendo anche i genitori dei bambini e ragazzi che si preparano ai’Sacramenti’. La trasmissione della fede viene anzitutto da loro, ed è quindi importante sfruttare momenti di approfondimento personale.
E bello leggere che il Signore quando insegna il Padre nostro non da un foglio scritto, ma lo dice prima lui. Quando pregate dite così: … e lo dice.
La stessa cosa dovremmo saperla fare anche noi.
In alternativa a questo incontro, per chi non potesse il pomeriggio, ci sarà don Stefano che condurrà un Gruppo di Ascolto. Ci occuperemo di un tema centrale della Vita cristiana: I sacramenti, Segni della Salvezza. Gli incontri si svolgeranno l’ultimo Giovedì del mese dalle ore 21.00 alle 22.15 con il seguente calendario: 31 ott: Introduzione Teologica; 28 novembre Battesimo; 19 dic: Confermazione; 30 Genn: Eucaristia; 27 feb; Riconciliazione; 27 marzo: ordine Sacro; 24 apr. Matrimonio; 29 Mag. Unzione degli infermi. In ogni incontro, nella prima parte ci sarà sempre una introduzione di natura ‘teologica-sacramentale’ da parte del sacerdote e nella seconda parte la possibilità di confrontarci insieme sulle tematiche trattate.
Centro del culto della Chiesa è il Sacramento. Dio ci tocca attraverso realtà materiali, doni del creato, che egli assume al suo servizio facendone strumenti dell’incontro tra noi e Lui stesso.
Fare una catechesi sui Sacramenti significa prenderne maggiormente coscienza riscoprendo così le modalità dell’agire di Gesù Cristo Sacramento fondante. Riscoprirli e comprenderli, per quanto è possibile umanamente, significa testimoniarli.
                Nell’incontro che noi sacerdoti del centro storico abbiamo recentemente avuto è stata sottolineata l’importanza che la comunità deve avere nel conoscere la storia della propria Chiesa di appartenenza, le opere d’arte in essa contenuta e la catechesi visive che possono donare. Continueremo certamente in questo percorso, iniziato già da tempo con la creazione multi mediatica del sito e del Blog della Parrocchia (che tutti siamo invitati a seguire periodicamente); inoltre lo scorso anno abbiamo dato molto risalto alla storia della Madonna dei Miracoli in occasione del restauro dell’altare del Legros.  Conoscenza e catechesi anzitutto per noi, per poi trasmettere agli altri. Anche questo è un modo per poter uscire da noi per raccontare agli altri. Quest’anno in occasione della Pasqua  è nostro intento restaurare e riposizionare della prima cappella a sinistra, detta del Crocefisso, la tela della Resurrezione del ‘Pomarancio’, una delle opere più prestigiose che abbiamo nella nostra Chiesa.
                Sarebbe inoltre importante anche partecipazione agli incontri che si fanno a livello di prefettura (che sarebbe l’insieme delle Parrocchie vicine) sia per arricchirsi spiritualmente,  sia per conoscere e confrontarci con altre comunità a noi vicine che vivono la nostra stessa realtà. E così partecipare alle feste diocesane o a iniziative proposte dalle Parrocchie accanto alla nostra.
                Avendo la fortuna di avere una coppia di sposi che si è resa disponibile nel fare da catechisti per i genitori che hanno avuto un bambino e lo presentano per essere battezzato, ed avendo poche richieste, dato il limitato numero di abitanti nella nostra Parrocchia, adottiamo le linee pastorali della Diocesi e ci impegniamo a seguire con più costanza i genitori che hanno celebrato il sacramento. Anche questa è una forma di catechesi degli adulti uscendo da noi stessi per portare Gesù nel nostro Rione.
               
Liturgia: continueremo a celebrare la Messa negli orari che tradizionalmente sono stati in questi anni a San Giacomo. Abbiamo notato che il numero dei partecipanti, è notevolmente aumentato ed è costante anche se, come si diceva all’inizio, si tratta per lo più di parrocchiani di elezione. Bisognerebbe trovare il modo per dare la possibilità di una maggiore partecipazione e coinvolgimento partendo  dai bambini per arrivare a tutti i presenti.
                Prima della Messa delle 17.30, dal lunedì al venerdì, c’è la recita del Rosario condotta da laici disponibili. Durante particolari momenti, come l’Immacolata e il mese di maggio o qualche particolare festa Mariana cercheremo di solennizzare questa pia pratica con un invito più pressante alla partecipazione.
                Nei tempo forti, partendo dall’avvento durante la Messa vespertina vorremo provare ad inserire la recita del Vespro.
                Faremo la novena dell’Immacolata e quella di Natale, la Via Crucis in quaresima prima della Messa pomeridiana
                Durante la quinta settimana di quaresima gli esercizi Spirituali.
                La Settimana Santa vissuta con particolare intensità.
                E su suggerimento della Diocesi, vogliamo a provare a celebrare la Veglia di Pentecoste.
Il Primo venerdì del Mese al termine della Messa Vespertina, a partire da dicembre, ci sarà l’adorazione eucaristica.

Carità. Le iniziative sono sporadiche. Avendo a disposizione il frigorifero ed un luogo dove riporre viveri, ogni tanto a chi lo chiede, forniamo un pacco di alimenti. I nuovi locali potranno servire almeno come centro di ascolto per indirizzare gli indigenti. Prima di Natale la raccolta di alimenti e fondi per la Comunità ‘Testimoni della Carità’ di Dragoncello.
Non si parla più di missioni. Eppure ci sarebbe tanto bisogno di aiutare i nostri fratelli che portano Cristo alle persone più povere del Mondo. E’ un discorso che dovremmo saper riprendere.

Comunione  Con i locali (quando li avremo) certamente la possibilità di incontro si renderebbe più concreta. Ma è certo possibile ‘fare comunione’ come è stato fatto qualche domenica fa. La testimonianza di chi lo ha preparato sembra molto bella per poter sviluppare questa dimensione. Alla conclusione della riflessione letta a tutti domenica scorsa si sottolinea: ‘Abbiamo anche pensato che poteva essere un’occasione diversa per stare insieme; perché c'è bisogno - diciamoci la verità - di stare con gli altri, di guardarci in faccia, di conoscerci meglio, di sostenerci nel testimoniare attraverso la gioia il nostro essere cristiani.
Forse la concitazione di volervi fare una "sorpresa" ci avrà fatto involontariamente escludere qualcuno - perché per organizzarci ci siamo serviti in parte del passaparola - ma, visto che molti hanno chiesto di ritrovarci ancora, magari verso Natale, ci organizzeremo meglio e avremo con noi anche quelle famiglie che purtroppo non potevano essere fisicamente presenti domenica; ma lo sono state certamente con il cuore
.
Con questo spirito allora cercheremo momenti d’incontro.
Infine sempre parlando di Comunione, programmiamo la Visita Pastorale per la Quaresima del Cardinale Vicario di Sua Santità, Agostino Vallini.
Nel mio ultimo annuale avuto con lui in Maggio, mi ha mostrato il suo desiderio di venire a conoscere la nostra Parrocchia.
Penso che sia un bel atto di comunione tra di noi e con la Chiesa.
Don Giuseppe, i Sacerdoti ed i catechisti della Parrocchia di San Giacomo.  

(*) Lettera Inviata al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti
 Gentilissimo Signor Presidente,
                dopo, aver avuto contatti per diverse vie, mi rivolgo a lei facendo richiesta formale PER IL RIPRISTINO DEI LOCALI SITI IN VIA DEL CORSO 496, DI PROPRIETA’ DELLA ASL RM A. AD USO DELLE ATTIVITA’ DELLA PARROCCHIA DI SAN GIACOMO IN AUGUSTA.
                Detti locali fin dai tempi dell’erezione della Chiesa Parrocchiale nel 1824, erano in uso della Parrocchia stessa per lo svolgimento delle attività pastorali e servizi alla comunità del Tridente.
                Molti ancora ricordano la presenza di un asilo nido gestito dalla Parrocchia con l’ausilio di un Istituto di suore. Poi col tempo questo servizio, data la semplicità dell’ambiente non idoneo per tale attività, si è interrotto, ma non si sono interrotte altre iniziative della comunità Parrocchiale.
                Erano gli unici locali idonei per poter raccogliere i ragazzi, fare catechismo ed oratorio. Riunire gli adulti e creare luogo di condivisione e di festa, cultura e svago.
Non si trattava di locali ampi, ma sufficienti, in questa zona per assolvere ai loro compiti. Erano situati su due piani ed avevano l’accesso in via del Corso e nessun contatto con l’ex ospedale San Giacomo.
                In questi locali si sono anche celebrati momenti importanti, quali il centenario del Trilussa, nostro parrocchiano e la visita di Papa Giovanni Paolo II, come molte testimonianze storiche e fotografiche possono documentare.
                Poi nel 1999 con un atto unilaterale, servendo i locali per il CUP dell’Ospedale San Giacomo, presumendo un poco significativo utilizzo da parte della Parrocchia, in un momento di cambiamento per l’avvicendamento dei parroci, i locali sono stati tolti all’utilizzo della Chiesa di San Giacomo in Augusta.
                Essendo ormai chiuso da diversi anni l’ospedale, e non avendo ragione di un utilizzo dei suddetti locali per il CUP, le chiedo di ripristinare il precedente uso.
                Oggi, la Parrocchia avendo una frequenza stabile nella catechesi ed attività di 30/40 bambini ragazzi e relative famiglie, vorremmo proporre altre iniziative per rendere viva la vita del Tridente sia per ragazzi come per adulti; inoltre essendo Via del Corso meta di un continuo ‘pellegrinaggio’ di senza fissa dimora, di persone in difficoltà e ‘nuovo poveri’, in collaborazione la Caritas Diocesana vorremmo aprire un ‘primo centro di ascolto’ per indirizzare ed aiutare questi nostri fratelli in difficoltà. Tutto ciò, data l’assenza di locali in parrocchia, ci risulta difficile se non impossibile da realizzare.
                Pertanto se la nostra richiesta andasse a buon fine, dopo aver accertato le possibilità tecniche, potremmo anche noi farci carico, con l’aiuto di persone di buona volontà, nel sopperire alle spese di ripristino, viste le difficoltà finanziarie note, per reperire fondi in tale tipo di intervento, da parte della ASL proprietaria dei locali.
La ringrazio sempre per la cortese attenzione.

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