Feste Musicali Jacopee ® 2014
Basilica di San Giacomo in Augusta
mercoledì 23 luglio – ore 19:00
LABYRINTHUS
Esercizio Spirituale Concertato
a cura di Flavio Colusso e Silvia
De Palma
Girolamo
Frescobaldi (1583-1643)
Toccata, per organo
Dario Castello (XVII
sec.) Sonata prima à Sopran solo
da “Sonate Concertate in Stil Moderno”, Libro
secondo, Venezia 1629
per violino e basso continuo
Dario Castello (XVII
sec.) Sonata seconda à Sopran solo
da “Sonate Concertate in Stil Moderno”, Libro
primo, Venezia 1621
per violino e basso continuo
Flavio Colusso (1960 -) Quid agis
cor meum?
mottetto a voce sola “voltato” per violino e
clavicembalo
Marco Uccellini (1603ca. -
1680) Sonata seconda a violino solo detta
”La
Luciminia contenta”
da “Sonate, Correnti et Arie”, op. IV, Venezia 1645
per violino e basso continuo
Angelo Berardi da S. Agata (1636 -
1694) Sinfonia VI
da “Sinfonie a violino solo”, Libro primo, op. VII,
Bologna 1670
per violino e basso continuo
Giacomo Carissimi (1605 -
1674) Quid agis cor meum?
mottetto a voce sola “voltato” per violino e basso
continuo
Fabio Cafaro violino, Flavio Colusso clavicembalo
Vincenzo Zito organo |
Silvia De Palma
voce recitante
……………………………………………………….….………………………………….
Il concerto Labyrinthus, che ormai da anni
coinvolge interpreti e partecipanti in un esercizio spirituale condotto dalla
musica, è un appuntamento ispirato al tema del pellegrinaggio, del cammino,
inteso anche come combattimento spirituale. Particolarmente significativo per
il “cammino” culturale abbracciato dalla attuale istituzione musicale è il tema
del pellegrinaggio esplicitato nel simbolo del Labirinto, del cammino vissuto
come esperienza del corpo e dello spirito, che si estende da sempre al concetto
di accoglienza e di cura dei viandanti e dei pellegrini nel contesto degli
antichi Hospitali.
L’appuntamento del 2014 è dedicato, in occasione del IV centenario
della morte, a san Camillo de Lellis
(Bucchianico 1550-Roma 1614), il “dissoluto, pigro e rissoso soldato di ventura”
che maturò la sua eccezionale vocazione all’assistenza ai malati proprio
nell’Ospedale San Giacomo di Roma, fondò l’Ordine dei Ministri degli infermi,
aprì ospedali in tutta l’Italia e fu proclamato santo patrono universale dei
malati, degli infermieri e degli ospedali.
Una delle
celebri esortazioni di San Camillo ai confratelli, “più cuore in quelle mani”,
è tuttora valida per ogni attività umana, dal servizio ai malati all’esecuzione
musicale, dalla costruzione di ospedali alla gestione della politica.
L’Ospedale
di San Giacomo detto “degli incurabili” è fra i più antichi al mondo ed occupa
un posto importante nella storia dell’umanità: luogo di eccezionali risonanze e
memorie, è stato recentemente chiuso ma si spera che venga presto riaperto al
suo antico servizio. La devozione jacopea ha ispirato fin dal Medioevo
musicisti e poeti favorendo la formazione di un patrimonio in cui confluiscono
diverse esperienze culturali europee; la musica, medicina dell’anima e del
corpo, avvicina persone, luoghi, tempi e rende possibili armonie altrimenti
“dissonanti”.
Nessun commento:
Posta un commento