Roma 18 febbraio 2015
Mercoledì delle Ceneri
Ci dice Papa Francesco nel messaggio inviato per la Quaresima 2015: Cari fratelli e sorelle, la Quaresima è un tempo di rinnovamento per la Chiesa, le comunità e i singoli fedeli. Soprattutto però è un “tempo di grazia”
(2
Cor 6,2). Dio non ci chiede nulla che prima non ci abbia donato: “Noi
amiamo perché egli ci ha amati per primo”
(1 Gv 4,19).
Quando il popolo di
Dio si converte al suo amore, trova le risposte a quelle domande che
continuamente la storia gli pone. Una delle sfide più urgenti sulla quale
voglio soffermarmi in questo Messaggio è quella della globalizzazione
dell’indifferenza.
L’indifferenza verso
il prossimo e verso Dio è una reale tentazione anche per noi cristiani. Abbiamo
perciò bisogno di sentire in ogni Quaresima il grido dei profeti che alzano la
voce e ci svegliano.
Con la Quaresima, entriamo nel cuore della nostra vita liturgica e di
fede. Il punto di arrivo sarà la celebrazione della passione, morte e
resurrezione di Gesù. A questo evento, che viene riattualizzato con la festa
della Pasqua dobbiamo prepararci lasciandoci aiutare dal cammino di fede che la
Liturgia ci propone. Non celebreremo il ricordo della Pasqua, ma vivremo la
Pasqua del Signore e la nostra Pasqua: il nostro passaggio dalla morte alla
vita, dal peccato alla grazia. Il nostro battesimo. Diremo al
Signore Risorto: ‘Cristo tu ci sei
necessario’ e dal lui troveremo la forza e la responsabilità del Suo annuncio nella vita quotidiana. Per
questo motivo, la quaresima, è un tempo in cui siamo invitati a cercare e
trovare Dio, cercare e trovare gli altri, cercare e trovare noi stessi.
E' tempo di preghiera, è tempo di digiuno,
è tempo di conversione, è tempo di penitenza, è tempo di carità.
Tempo di la preghiera
dunque: dice il Signore: “Tu invece, quando
preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel
segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.” Non dovrebbe
passare giorno in cui non abbiamo trascorso un po' del nostro tempo con Dio.
Stare con Lui significa ascoltarlo, verificare la nostra vita, trovare la forza
per operare il bene, invocarlo nei momenti di smarrimento, ringraziarlo nei
momenti di gioia.
Leggere un brano della Parola di Dio, magari la lettura
della Messa del giorno; oppure rivolgerci al Signore mediante una sua immagine
che collochiamo in casa; oppure nel modo più semplice dicendo solo una posta
del rosario (un Mistero del rosario: Un
padre nostro 10 ave Maria e un Gloria al Padre) ….
Preghiera comunitaria:
deve diventare, in questo periodo, più intensa.
La domenica, giorno
del Signore, scandirà i passi del nostro cammino:
la Parola di Dio, che ascolteremo, ci proporrà gli obiettivi da raggiungere e,
il pane eucaristico che riceveremo, ci sarà di sostegno nel nostro impegno.
Sempre, ma soprattutto in questo periodo, dovremo partecipare alla Messa come
‘Fulcro del Giorno del Signore’. Molte volte, presi da tanti impegni, da tanti
lavori, la tralasciamo. Il Signore viene sempre dopo tutte le altre cose.
Dobbiamo, allora, cercare di dare una giusta priorità ai valori. In questo modo
potremo riappropriarci della nostra vita Battesimale: Siamo stati Battezzati e
dobbiamo ogni giorno di più esser consapevoli di quanto ci è stato donato con
l’intimità con Dio e con la
testimonianza concreta. Dobbiamo vivere la gioia del nostro Battesimo e
l’Eucarestia sarà la ‘forza’, ‘il nutrimento’, ‘l’unione sacramentale con
Cristo’ per dare vigore alla nostra vita.
Il Venerdì,
sarà un giorno particolare per vivere la nostra quaresima. Alle 17.00, prima
della Messa ci sarà la pratica della Via Crucis con la quale, nella
riflessione e preghiera si ripercorre la strada del dolore che ha vissuto Gesù
nella sua Passione.
Il mercoledì delle
Ceneri e il Venerdì santo sono giorni di digiuno, che si estende anche a tutta la Quaresima come
‘stile di vita’. Il digiuno serve per chiedere a Dio, il dono della nostra
conversione: essere essenziali, rinunciare a quanto è superfluo ed aiutare
nella carità chi si trova in necessità, ci aiuterà a pensare alle nostre scelte
e alla possibilità di conversione.
Ci sono persone che vivono ai limiti della tollerabilità di
una vita decente, anche accanto a noi.
Li abbiamo tutti i giorni sotto gli occhi. Non possiamo dare risposte
definitive, ma qualcosa lo possiamo. Il frutto del nostro digiuno delle nostre scelte lo devolveremo alla iniziative di Carità.
Il frutto delle
nostre rinunce servirà anche ad aiutare almeno un seminarista che certamente ha
bosogno del nostro sostegno spirituale ed economico della diocesi del Cardinale
Titolare Chibly Langlois.
All’entrata della Chiesa accanto alla Statua della Madonna
c’è una bussola dove si raccolgono le offerte. Tutto quanto versato in essa
servirà per la ‘Carità’ verso i poveri oppure darle personalmente a me che
raccogliendole le destinerò a questa ‘piccola’ ma concreta iniziativa.
Durante tutto il periodo quaresimale i sacerdoti presenti in
Chiesa, saranno disponibili per celebrare il sacramento della Penitenza: la Confessione. Il momento sacramentale in cui il nostro cammino di
conversione si incontra in Gesù con la Misericordia del Padre e trova la forza
dello Spirito per vivere nella ‘libertà
dei figli di Dio’.
Ci auguriamo di poter vivere questa Quaresima riscoprendo
sempre di più la gioia del Battesimo: lasciamo che il Signore entri nel nostro
cuore, nella nostra famiglia, nella nostra Vita.
Che Dio ci doni la capacità di vivere come figli della luce cosicché, perseverando nella fede, andiamo
incontro al Signore che viene con tutti i Santi nel Regno dei cieli.
Concludo con le parole del Papa nella lettera
che vi invito a leggere(http://w2.vatican.va/content/francesco/it/messages/lent/documents/papa-francesco_20141004_messaggio-quaresima2015.html ) :
Con questo auspicio, assicuro la mia
preghiera affinché ogni credente e ogni comunità ecclesiale percorra con frutto
l’itinerario quaresimale, e vi chiedo di pregare per me. Che il Signore vi
benedica e la Madonna vi custodisca.
Don Giuseppe, Parroco
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