Roma 1 marzo 2017
Mercoledì delle
Ceneri
Ci dice Papa Francesco nel messaggio inviato per la Quaresima 2017: Cari fratelli e sorelle, a Quaresima è un nuovo inizio, una strada che conduce verso una meta sicura: la Pasqua di Risurrezione, la vittoria di Cristo sulla morte. E sempre questo tempo ci rivolge un forte invito alla conversione: il cristiano è chiamato a tornare a Dio «con tutto il cuore» (Gl 2,12), per non accontentarsi di una vita mediocre, ma crescere nell’amicizia con il Signore. La Quaresima è il momento favorevole per intensificare la vita dello spirito attraverso i santi mezzi che la Chiesa ci offre: il digiuno, la preghiera e l’elemosina. Alla base di tutto c’è la Parola di Dio, che in questo tempo siamo invitati ad ascoltare e meditare con maggiore assiduità.
Con la Quaresima, entriamo nel cuore della
nostra vita liturgica e di fede. Il punto di arrivo sarà la celebrazione della
passione, morte e resurrezione di Gesù. A questo evento, che viene
riattualizzato con la festa della Pasqua dobbiamo prepararci lasciandoci
aiutare dal cammino di fede che la Liturgia ci propone. Non celebreremo il
ricordo della Pasqua, ma vivremo la Pasqua del Signore e la nostra Pasqua: il
nostro passaggio dalla morte alla vita, dal peccato alla grazia. Il
nostro battesimo. Diremo al Signore Risorto: ‘Cristo tu ci sei necessario’ e dal lui troveremo la forza e la responsabilità del Suo annuncio nella
vita quotidiana. Per questo motivo, la quaresima, è un tempo in cui siamo
invitati a cercare e trovare Dio, cercare e trovare gli altri, cercare e
trovare noi stessi.
E' tempo di preghiera, è tempo di digiuno,
è tempo di conversione, è tempo di penitenza, è tempo di carità.
Tempo
di la preghiera dunque: dice il Signore:
“Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il
Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.”
Non dovrebbe passare giorno in cui non abbiamo trascorso un po' del nostro
tempo con Dio. Stare con Lui significa ascoltarlo, verificare la nostra vita,
trovare la forza per operare il bene, invocarlo nei momenti di smarrimento,
ringraziarlo nei momenti di gioia.
Leggere un brano della Parola di Dio,
magari la lettura della Messa del giorno; oppure rivolgerci al Signore mediante
una sua immagine che collochiamo in casa; oppure nel modo più semplice dicendo
solo una posta del rosario (un Mistero
del rosario: Un padre nostro 10 ave Maria e un Gloria al Padre) ….
Preghiera
comunitaria: deve diventare, in
questo periodo, più intensa.
La
domenica, giorno del Signore,
scandirà i passi del nostro cammino: la Parola di Dio, che ascolteremo, ci
proporrà gli obiettivi da raggiungere e, il pane eucaristico che riceveremo, ci
sarà di sostegno nel nostro impegno. Sempre, ma soprattutto in questo periodo,
dovremo partecipare alla Messa come ‘Fulcro del Giorno del Signore’. Molte
volte, presi da tanti impegni, da tanti lavori, la tralasciamo. Il Signore
viene sempre dopo tutte le altre cose. Dobbiamo, allora, cercare di dare una
giusta priorità ai valori. In questo modo potremo riappropriarci della nostra
vita Battesimale: Siamo stati Battezzati e dobbiamo ogni giorno di più esser
consapevoli di quanto ci è stato donato con l’intimità con Dio e con la testimonianza concreta.
Dobbiamo vivere la gioia del nostro Battesimo e l’Eucarestia sarà la ‘forza’,
‘il nutrimento’, ‘l’unione sacramentale con Cristo’ per dare vigore alla nostra
vita.
Il
Venerdì, sarà un giorno particolare per vivere
la nostra quaresima. Alle 17.00, prima della Messa ci sarà la pratica della Via
Crucis con la quale, nella riflessione e preghiera si ripercorre la
strada del dolore che ha vissuto Gesù nella sua Passione.
Il 3 marzo ed il 7 aprile, (primi
venerdì del mese) dopo la Messa ci sarà un momento di adorazione Eucaristica.
Il
mercoledì delle Ceneri e il Venerdì santo
sono giorni di digiuno, che si
estende anche a tutta la Quaresima come ‘stile di vita’. Il digiuno serve per
chiedere a Dio, il dono della nostra conversione: essere essenziali, rinunciare
a quanto è superfluo ed aiutare nella carità chi si trova in necessità, ci
aiuterà a pensare alle nostre scelte e alla possibilità di conversione.
Aggiunge Papa Francesco nella sua
lettera: Cari fratelli e sorelle, la Quaresima è il tempo
favorevole per rinnovarsi nell’incontro con Cristo vivo nella sua Parola, nei
Sacramenti e nel prossimo. Il Signore – che nei quaranta giorni trascorsi nel
deserto ha vinto gli inganni del Tentatore – ci indica il cammino da seguire.
Lo Spirito Santo ci guidi a compiere un vero cammino di conversione, per
riscoprire il dono della Parola di Dio, essere purificati dal peccato che ci
acceca e servire Cristo presente nei fratelli bisognosi.
Ci sono persone che vivono ai limiti
della tollerabilità di una vita decente, anche accanto a noi. Li abbiamo tutti
i giorni sotto gli occhi. Non possiamo dare risposte definitive, ma qualcosa lo
possiamo. Il frutto del nostro digiuno delle
nostre scelte lo devolveremo alle iniziative
di Carità.
Il
frutto delle nostre rinunce servirà ad aiutare l’iniziativa della ‘Colazione
alle persone di Strada’
Durante tutto il periodo quaresimale i
sacerdoti presenti in Chiesa, saranno disponibili per celebrare il sacramento
della Penitenza: la Confessione. Il momento sacramentale in
cui il nostro cammino di conversione si incontra in Gesù con la Misericordia
del Padre e trova la forza dello Spirito per vivere nella ‘libertà dei figli di Dio’.
Ci auguriamo di poter vivere questa
Quaresima riscoprendo sempre di più la gioia del Battesimo: lasciamo che il
Signore entri nel nostro cuore, nella nostra famiglia, nella nostra Vita.
Che Dio ci doni la capacità di vivere come figli della luce cosicché,
perseverando nella fede, andiamo incontro al Signore che viene con tutti i
Santi nel Regno dei cieli.
Concludo con le parole del
Papa nella lettera che vi invito a leggere (https://w2.vatican.va/content/francesco/it/messages/lent/documents/papa-francesco_20161018_messaggio-quaresima2017.html
):
Preghiamo
gli uni per gli altri affinché, partecipi della vittoria di Cristo, sappiamo
aprire le nostre porte al debole e al povero. Allora potremo vivere e
testimoniare in pienezza la gioia della Pasqua.
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