venite, venite in Bethlehem.
Natum videte Regem angelorum.
Venite adoremus Dominum.
La rappresentazione del presepe 2015 assume nell'anno Santo della Misericordia una sua peculiare specificità.
La scenografia rappresenta un borgo di pescatori con i personaggi abbigliati secondo i costumi dell'epoca nel Regno di Napoli.
In questo scenario ideale tra reti e barche, pesci e frutti di mare esposti in bella mostra in un tipico mercato dell'epoca, una moltitudine festante accoglie la nascita del "Dio fatto uomo".
La natività è posta sotto le rovine di un imponente tempio pagano che simboleggia la vittoria del Cristianesimo sul paganesimo decadente ed è proprio al centro del scena “Gesù al centro del mondo”.
La sacra coppia è vestita secondo i costumi dell'epoca in cui si svolse l'evento poiché la Natività rappresenta in " non tempo", punto fisso ed immutabile per la redenzione dell'uomo.
La fontana classica settecentesca invece rievoca, con l'elemento dell'acqua, la rigenerazione dell'uomo e la sua purificazione con l'avvento del "Dio fatto uomo".
Non manca colui che è indifferente a tale evento: Benino, (a sinistra della scena)dorme tranquillo e sereno nella sua assoluta assenza di interesse per il sacro evento. La sua figura è, simbolicamente quella dell'uomo contemporaneo.
La scenografia è stata realizzata interamente a mano con materiali tradizionali e secondo la tecnica del Settecento: legno, sughero, stucco, colla e colori naturali da Marco Lena e Gennaro Cretella.
I personaggi sono realizzati in terracotta policroma e legno, con occhi in vetro e stoffe pregiate del Real opificio di San Leucio e misurano 55 cm di altezza.Gli animali sono stati realizzati in legno secondo i vecchi modelli del Settecento.
Per informazioni e contatti:
Seguici su Facebook: Lena Marco Roma.
E mail:marcolena71@hotmail.it
Recapito telefonico:3385935114
La scenografia rappresenta un borgo di pescatori con i personaggi abbigliati secondo i costumi dell'epoca nel Regno di Napoli.
In questo scenario ideale tra reti e barche, pesci e frutti di mare esposti in bella mostra in un tipico mercato dell'epoca, una moltitudine festante accoglie la nascita del "Dio fatto uomo".
La natività è posta sotto le rovine di un imponente tempio pagano che simboleggia la vittoria del Cristianesimo sul paganesimo decadente ed è proprio al centro del scena “Gesù al centro del mondo”.
La sacra coppia è vestita secondo i costumi dell'epoca in cui si svolse l'evento poiché la Natività rappresenta in " non tempo", punto fisso ed immutabile per la redenzione dell'uomo.
La fontana classica settecentesca invece rievoca, con l'elemento dell'acqua, la rigenerazione dell'uomo e la sua purificazione con l'avvento del "Dio fatto uomo".
Non manca colui che è indifferente a tale evento: Benino, (a sinistra della scena)dorme tranquillo e sereno nella sua assoluta assenza di interesse per il sacro evento. La sua figura è, simbolicamente quella dell'uomo contemporaneo.
La scenografia è stata realizzata interamente a mano con materiali tradizionali e secondo la tecnica del Settecento: legno, sughero, stucco, colla e colori naturali da Marco Lena e Gennaro Cretella.
I personaggi sono realizzati in terracotta policroma e legno, con occhi in vetro e stoffe pregiate del Real opificio di San Leucio e misurano 55 cm di altezza.Gli animali sono stati realizzati in legno secondo i vecchi modelli del Settecento.
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Photo by © PINO MONCADA
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