PRIMA DI AVVENTO.
'è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina'
'fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla'
La 'distrazione' il nostro peccato più diffuso.
13. La misericordia possiede anche il volto della consolazione.
«Consolate, consolate il mio popolo» (Is 40,1) sono le parole accorate
che il profeta fa sentire ancora oggi, perché possa giungere a quanti
sono nella sofferenza e nel dolore una parola di speranza. Non
lasciamoci mai rubare la speranza che proviene dalla fede nel Signore
risorto. È vero, spesso siamo messi a dura prova, ma non deve mai venire
meno la certezza che il Signore ci ama. La sua misericordia si esprime
anche nella vicinanza, nell’affetto e nel sostegno che tanti fratelli e
sorelle possono offrire quando sopraggiungono i giorni della tristezza e
dell’afflizione. Asciugare le lacrime è un’azione concreta che spezza
il cerchio di solitudine in cui spesso veniamo rinchiusi.
Tutti
abbiamo bisogno di consolazione perché nessuno è immune dalla
sofferenza, dal dolore e dall’incomprensione. Quanto dolore può
provocare una parola astiosa, frutto dell’invidia, della gelosia e della
rabbia! Quanta sofferenza provoca l’esperienza del tradimento, della
violenza e dell’abbandono; quanta amarezza dinanzi alla morte delle
persone care! Eppure, mai Dio è lontano quando si vivono questi drammi.
Una parola che rincuora, un abbraccio che ti fa sentire compreso, una
carezza che fa percepire l’amore, una preghiera che permette di essere
più forte... sono tutte espressioni della vicinanza di Dio attraverso la
consolazione offerta dai fratelli......
Da LETTERA APOSTOLICA
"Misericordia et misera" DEL SANTO PADRE FRANCESCO A CONCLUSIONE DEL
GIUBILEO STRAORDINARIO DELLA MISERICORDIA.
In questo tempo vi invito a leggere, meditare e vivere questo 'speciale' dono che ci ha fatto il Papa.
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